Le migliori poesie inserite da Marzia Ornofoli

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Scritta da: Marzia Ornofoli

Vita nuova da rosa mistica

Stavo dinanzi al mare arido e le onde
Con gli spruzzi sul viso nei capelli
Mi colpivano. Lunghi fuochi rossi
Ardevano nel cielo, urlava il vento.
Verso terra stridevano i gabbiani.
"Perché" gridai "la mia vita è di dolore,
e come il mare i miei campi turbinosi
Non producono alcun frutto?"
Erano lacere, squartate le mie reti.
Tuttavia, come un ultimo dado le gettai
Nel mare, e attesi.
Non la fine apparve, lo splendore
Dalle acque nere del passato
Emerse in membra candide!
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    Scritta da: Marzia Ornofoli

    Sonetto alla libertà da Eleuteria

    Non che io ami i tuoi figli, i cui occhi vuoti
    Vedono solo l'ansia che li opprime
    e le cui menti nulla sanno, e nulla vogliono sapere...
    Ma il ruggito delle tue democrazie,
    i tuoi regni di terrore, le tue grandi anarchie
    Come il mare rispecchiano le mie passioni più selvagge
    Dando un fratello alla mia rabbia: libertà
    Soloper questo le tue urla sgraziate
    Mi sono gradite; altrimenti tutti i re potrebbero
    Togliere ogni diritto alle nazioni con le fruste
    Insanguinate o cannoni traditori, e io
    Resterei indifferente... Invece,
    Invece questi cristi ce muoiono sulle barricate,
    Dio sa che sono con loro in qualche cosa.
    Composta venerdì 31 luglio 2009
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      Scritta da: Marzia Ornofoli

      È pieno inverno

      È pieno inverno, sono nudi gli alberi
      Tranne là dove si rifugia il gregge
      Stringendosi sotto il pino.
      Belano le pecore nella neve fangosa
      Addossate al recinto. La stalla è chiusa
      Ma strisciando i cani tremanti escono fuori,
      Scendono al ruscello gelato. Per ritornare
      Sconsolati indietro. Avvolti in un sospiro
      Sembrano i rumori dei carri, le grida dei pastori.
      Le cornacchie stridono in cerchi indifferenti
      Intorno al pagliaio gelato. O si acquattano
      Sui rami sgocciolanti. Si rompe il ghiaccio
      Tra le canne dello stagno dove sbatte le ali il tarabuso
      e allungando il collo schiamazza alla luna.
      Saltella sui prati una povera lepre,
      Piccola macchia scura impaurita
      e un gabbiano sperso, come una folata improvvisa
      Di neve, si mette a gridare contro il cielo.
      Composta martedì 11 agosto 2009
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        Scritta da: Marzia Ornofoli

        Ahimè

        Con ogni passione andare alla deriva
        Fin che l'anima vibri come un liuto a tutti i venti:
        per questo ho rinunciato alla saggezza,
        Alla mia antica disciplina?
        Mi sembra la mia vita un palinsesto
        Di rime e note, canzoncine
        Scribacchiate in vacanza pigramente
        a un ragazzo. A mascherare il segreto.
        Certo avrei potuto giubgere in vetta, un tempo,
        e dalle dissonanze della vita
        Trarre un accordo che salisse a Dio.
        Quel tempo è morto? Con la piccola bacchetta
        Ho solo sfiorato il miele dell'arte-
        e devo prendere l'eredità di un'anima?
        Composta martedì 4 agosto 2009
        dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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          Scritta da: Marzia Ornofoli

          Les silhouettes

          Il mare è sriato di sbarre grig,
          Stonato e cupo è il vento.
          Come una foglia appassita, la luna
          Passa sulla baia di tempesta.
          Tagliandosi sulla sabbia pallida
          Resta una barca nera: un ragazzino
          Ridendo vi si arrampica,
          Le mani bagnate luccicanti.
          E là dove stridendo gli uccelli,
          Sull'erba scura passano
          i giovani abbronzati mietitori,
          Come silhouettes contro il cielo.
          Composta venerdì 7 agosto 2009
          dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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            Scritta da: Marzia Ornofoli

            Fiori d'argento

            Fanciulla tua madre la luna ti sorride.
            I tuoi occhi rispecchiano il desiderio.
            Odori di primavera sulla pelle.
            Ridi danzando sulla spiaggia dorata.
            Idillio irraggiungibile per un amante.

            Dolcemente t'abbandoni all'amore soave.

            Acqua argentea del lago notturno.
            Rumore di in un sospiro appagante.
            Giardino di fiori non raccolto.
            Etera appari nella luce lunare.
            Non sei che un sogno per chi ti desidera con ardore.
            Tormento dei cuori palpitanti carichi d'amore.
            Odono la voce sognate del tuo canto sirena lunare.
            Composta domenica 25 aprile 2010
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              Scritta da: Marzia Ornofoli

              Fanciulla luce

              Fatta dal sole tuo padre.
              Arcaica creatura luminescente.
              Nata per illuminare i sogni nascosti.
              Catturi la luce per poi irradiarla.
              Iridescente il tuo corpo impossibile a catturare.
              Unica sei, ma mille sorelle hai.
              Lucciola di prati fioriti.
              Lunghi i capelli di luce t'avolgono.
              Armoniosa sei nel tuo danzare.

              Lacrima del sole infuocato.
              Ultima stilla di luce del giorno morente.
              Chiara dolcezza di luce.
              Evanescente se catturata dal buio.
              Composta mercoledì 7 luglio 2010
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                Scritta da: Marzia Ornofoli

                La mia mamma

                Magnolia dai fiori bianchi
                Angelo di Dio per me
                Rosa dall'animo puro
                Ironia la chiave con cui affronti la vita
                Amica confidente unica sei per me

                Complici siamo in piccoli e grandi segreti
                Amore sconfinato nel tuo abbraccio
                Risate d'intese ci uniscono
                l'emozioni nascono come fiori nella tua anima
                Orizzonti lontani sono nei tuoi occhi
                Tieni nel cuore la gioia di vivere
                Torni a ricordi lontani guardando vecchie foto ingiallite
                i miei versi a te regalati son poca cosa per ripagare il tuo amore.
                Composta martedì 25 maggio 2010
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli

                  La verità

                  C'è una parola che fa paura,
                  un parola da cui noi fuggiamo
                  perché se l'affrontiamo
                  dobbiamo guardare e accettare
                  ciò che siamo.
                  La verità e che non abbiamo
                  il coraggio di volerla ascoltare
                  questa verità che fa male.
                  Ma la verità è
                  che ci vuole più coraggio
                  a vivere che arrendersi.
                  La verità...
                  la verità non è mai assoluto,
                  ci sono molte verità che parlano,
                  allora la verità è confusione,
                  non sai più dov'è
                  la verità che cerchi.
                  La verità: ma non so;
                  qualcuno poi la vuole raccontare
                  la verità, ma è la sua verità.
                  Si può poi continuare a cercarla,
                  si può poi continuare a parlarne
                  di questa verità.
                  Ma la verità forse,
                  si trova solo nei cuori della gente.
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