Poesie preferite da M. Curti

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.
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    Scritta da: gracekelli
    Tutta la notte ho dormito con te
    vicino al mare nell'isola
    eri selvaggia e dolce
    tra il piacere e il sonno
    tra il fuoco e l'accqua
    Forse assai tardi i nostri sogni
    si unirono nell'alto o
    nel profondo
    In alto come i rami che muove
    uno stesso vento
    in basso come rosse radici
    che si toccano
    Forse il tuo sogno
    si separò dal mio
    e per il mare oscuro
    mi cercava come prima
    come quando non esistevi
    quando senza scorgerti
    navigai al tuo fianco
    e i tuoi cercavano ciò che ora
    pane, vino, amore e collera
    ti do a mani piene.
    Perché tu sei la coppa che
    attendeva i doni della mia vita.
    Ho dormito con te tutta la notte
    mentre l'oscura terra gira
    con vivi e con morti
    e svegliandomi d'improvviso
    in mezzo all'ombra
    il mio braccio circondava
    la tua cintura
    ne la notte
    ne il sonno
    poterono separarci.
    Ho dormito con te
    e svegliandomi la tua bocca
    uscita dal sonno
    mi diede il sapore di terra
    d'acqua marina
    di alghe
    del fondo della tua vita
    e ricevetti il tuo bacio
    bagnato dall'aurora
    come se mi giungesse
    dal mare che ci circonda.
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      Chiedo silenzio

      Ora, lasciatemi tranquillo
      Ora, abituatevi senza di me.
      Io chiuderò gli occhi.
      E voglio solo cinque cose,
      cinque radici preferite.
      Uno è l'amore senza fine.
      La seconda è vedere l'autunno.
      Non posso vivere senza vedere che le foglie
      volino e tornino alla terra.
      La terza è il grave inverno,
      la pioggia che ho amato, la carezza
      del fuoco nel freddo silvestre.
      La quarta cosa è l'estate
      rotonda come un'anguria.
      La quinta cosa sono i tuoi occhi.
      Matilde mia, bene amata,
      non voglio dormire senza i tuoi occhi,
      non voglio esistere senza che tu mi guardi:
      io muto la primavera
      perché tu continui a guardarmi.
      Amici, questo è ciò che voglio,
      È quasi nulla e quasi tutto.
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        Scritta da: Marianna Mansueto

        Sete di te m'incalza

        Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
        Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
        Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
        Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
        Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
        in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

        Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
        Mi segui come gli astri seguono la notte.
        Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
        Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
        Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
        Solco per il torbido seme del mio nome.
        Esista una terra mia che non copra la tua orma.
        Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

        Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
        Come poter non amarti se per questo devo amarti.
        Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
        Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
        Sete di te, sete di te, ghirlanda atroce e dolce.
        Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
        Gli occhi hanno sete, perché esistono i tuoi occhi.
        La bocca ha sete, perché esistono i tuoi baci.
        L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
        Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
        Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
        E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.
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          Scritta da: MesaQueen
          Saprai che non t'amo e che t'amo
          perché la vita è in due maniere,
          la parola è un'ala del silenzio,
          il fuoco ha una metà di freddo.
          Io t'amo per cominciare ad amarti,
          per ricominciare l'infinito,
          per non cessare d'amarti mai:
          per questo non t'amo ancora.
          T'amo e non t'amo come se avessi
          nelle mie mani le chiavi della gioia
          e un incerto destino sventurato.
          Il mio amore ha due vite per amarti.
          Per questo t'amo quando non t'amo
          e per questo t'amo quando t'amo.
          Composta martedì 14 giugno 2011
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            Non ti amo come fossi rosa di sale

            Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
            o freccia di garofani che propagano il fuoco,
            t'amo come si amano certe cose oscure,
            segretamente, tra l'ombra e l'anima.
            Ti amo come pianta che non fiorisce e reca
            dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori,
            e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
            il denso aroma che sale dalla terra.
            Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove,
            ti amo direttamente senza problemi né orgoglio,
            ti amo così perché non so amare altrimenti
            che in questo modo in cui non sono e non sei,
            tanto vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
            tanto vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio
            sonno.
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              Arte poetica

              Tra ombre e spazio, tra guarnigioni e donzelle,
              dotato di cuor singolare e di sogni funesti,
              precipitosamente pallido, appassito in fronte,
              e con lutto di vedovo furioso per ogni giorno della mia vita,
              ahi, per ogni acqua invisibile che bevo sonnolento
              e per ogni suono che accolgo tremando,
              ho la stessa sete assente, la stessa febbre fredda,
              un udito che nasce, un'angustia indiretta,
              come se arrivassero ladri o fantasmi,
              e in un guscio di estensione fissa e profonda,
              come un cameriere umiliato, come una campana un po' roca,
              come uno specchio vecchio, come un odor di casa sola
              in cui gli ospiti entrano di notte perdutamente ebbri,
              e c'è un odore di biancheria gettata al suolo, e un'assenza di fiori
              - forse un altro modo ancor meno malinconico -,
              ma, la verità d'improvviso, il vento che sferza il mio petto,
              le notti di sostanza infinita cadute nella mia camera,
              il rumore di un giorno che arde con sacrificio
              sollecitano ciò che di profetico è in me, con malinconia,
              e c'è un colpo di oggetti che chiamano senza risposta
              e un movimento senza tregua, e un nome confuso.
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