Dodici te ne invio
rose a San Valentino
una per ogni mese
e a capo ritornare.
Accogline i boccioli
con altrettanti baci
e guariranno al cuore
le fitte di tue spine.
Un attimo
levando al cielo gli occhi
fra laghi d'azzurro e nubi
e lo scorgo
l'aliante lieve dei sogni
carico dei miei pensieri.
A volo
li porta in paesi lontani
che li rendano lieti
ed aspetto
sperando che presto ritorni
come il sorriso dei fiori.
Ama ottobre i colori
accesi di aceri e viti
prodigo di frutti buoni
le castagne, i pomi e le noci.
Viene mese di primi freddi
coi maglioni sui giorni corti
si raccoglie il mais nei campi
è tappeto di foglie nei boschi.
Ed il Sole dalla Bilancia
alla fine in Scorpione declina
quando il mese dei morti avvicina
tristi gli alberi brulli di fronda.
Però ore sa regalare
da gustare in sereno tepore
e una luce di tenue chiarore
calmo il vento per quieto amore.
S'incipria d'oro la nuvola
prendendo la luce lunare
nella notte d'estate serena
ferma nel blu a riposare.
Il vento dorme in montagna
ed è festa grande sul mare
con botti e fuochi di gioia
che tanti stanno a ammirare.
Cercan penombre gli amanti
lontano dal chiasso e dal chiaro
a riva in una barca nascosti
persi in un mondo di baci.
Bella tu sei
piccola farfalla
bruna di ali
che ricordan l'ambra
custodia di ricordi.
Potresti essere uguale
indietro di mill'anni
sul fiorellino umile
abitator di prati.
Noi siam cambiati
umani e non in meglio
superbi dei progressi
onde decade il mondo
ma tu... batti le ali!
Voglio quell'erba mai nata
che neppure il re possiede
sì quella del proverbio
per zittire i capricci
di possesso dei bimbi.
Mi piacerebbe davvero
non diventare mai saggio
e chiedere l'impossibile
credendo ancora nei sogni
senza subire dinieghi.
Canta al poeta l'amore
a tutti i viventi gradito
da sogno aspirazione
meta d'ambito traguardo
e invoca il mondo le frecce
scagliate fitte dal dio
per cui fioriscono il cuore
se pure spinose le rose.
Nella lentezza addormentata del tuo seno
doni conforto alle battaglie del giorno
portando amore giovane nel volo
a posare leggero dentro al sogno.
Questo tu sei a miracolo stupendo
notte che infine desiderando attendo
a cancellare il male col tuo buio
e il bene dalle stelle darmi chiaro.
La luce troppa che l'uom rende cieco
azzeri e nuovo lume doni al guardo
col tuo riposo per il cuore buono
che torna palpitante per tuo dono.
Ha forza il Sole
l'abbraccio evapora il mare
vapore sottile si spande
ad invadere le contrade
e il cielo diventa di latte.
Le greggi stanno accasciate
fra l'erbe secche
e va un infinito frinire
di cicale in amore
prese dai raggi del Sole.