Scritta da: Nadia Caporlingua
in Poesie (Poesie personali)
Nadia
Semplice, ma strana
piccola...
stasera i tuoi occhi parlavano,
mentre il vento
faceva da colonna sonora
di un film
che rivedrei fino alla nausea.
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Semplice, ma strana
piccola...
stasera i tuoi occhi parlavano,
mentre il vento
faceva da colonna sonora
di un film
che rivedrei fino alla nausea.
Mitezza d'animo,
calma placida,
timida rigidezza...
ed ecco che compari,
con la tua veste imbranata
e la sublime leggiadria
delle tue guance.
Vorrei rinchiudere le tue ali
in un quadro
senza chiodo, poggiato
su una pietra in mezzo
al nostro amore.
Potrei così immortalare
per sempre lo sbocciare
del tuo profumo di donna,
il calore contaggioso
della tua pelle
immortale
e lo sguardo più profondo
dell'intero creato.
Pupille indecise tra le stelle
e il deserto...
Veloci scivolano parole
nei miei pensieri
piu segreti,
volano le immagini
del nostro tempo.
La rugiada dei tuoi occhi
che soffrono a causa mia
e le promesse
assai bugiarde
di un futuro che non si può decidere.
Questo e tant'altro
mi suggerisce
la mia coscienza,
che comunque adesso è pulita,
pulita quanto la tua anima.
Bella come te
e come nessun'altra,
diversa dall'umano e
dal divino, a metà
tra sogno e
meraviglia.
Vivi tu dentro il mio cuore,
cuore di cristallo
cuore di pitra...
e sei così bella che ho paura,
perché nel mondo,
così stupenda,
ci sei tu e nessun'altra.
Sei la prossima
parola,
sei la voce calma
che da forza
a tutti i miei
pensieri.
Fitto nel ricordo
c'è un profuno che sa di
mistero, un'essenza dolce
e da brivido.
L'assaporo e vedo te:
bambina e più che bella.
Poi chiudo gli occhi e ci sono io,
distratto
e da te gelato, confuso
in mezzo al vento dei tuoi mille
sguardi.