Scritta da: Nataly Laganà
in Poesie (Poesie anonime)
Nessuno
Nessuno
può sapere
che valore ha
per me
il soffio del vento,
il senso del silenzio,
il rumore che sbriciola i muri,
l'ombra per essere uno,
la luce che è entrata qua.
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Nessuno
può sapere
che valore ha
per me
il soffio del vento,
il senso del silenzio,
il rumore che sbriciola i muri,
l'ombra per essere uno,
la luce che è entrata qua.
Ho bisogno di camminare
di perdermi per una strada
senza una meta,
ho bisogno di dimenticare
chi sono, il mio nome
e la mia figura di creta.
Ho bisogno di capire
perché mi sento piccina
e il resto dei miei perché
dove vanno a finire.
Ho bisogno di non pensare,
di non sentire, di non guardare
il prodotto del finto ragionare
con le sue regole cosa può fare.
Ho bisogno
di lasciarmi andare
tra le parole dello scrivere,
tra le onde del naufragare.
Ho bisogno di inventare
un nuovo stato
un nuovo mondo
verso cui andare.
Chi può stabilire
il colore di quale divisa
ha ragione,
e di quale ragione parliamo poi?
Sarà perché sono difettosa,
sarà perché sto per conto mio,
ma nelle linee divisorie che avete tracciato
vedo
solo uomini da una parte e dall'altra
dico
che non perde l'alleato né il nemico
muoiono soltanto esseri umani.
Posso
non sottoscrivere
di stare dalla parte della vostra ragione.
Nella guerra
pensate di essere i più furbi
ed invece è la guerra che frega gli uomini,
e si nutre di tutte le vittime che può.
Nasce nel buio
qualcosa
che chiede la vita
nella notte dell'essere umano.
È l'urlo del silenzio
che vuol diventare voce.
È l'essenza che si rivela
e non si ferma nel sentimento,
nei giuramenti
che non possiamo mantenere,
nel tempo
che ci distrae dalla memoria,
finché
non ci rimane altro
che un cuore stanco.
Il vento trema
la foglia di betulla
tenero verde.