Poesie inserite da Oliviero Amandola

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Scritta da: Oliviero Amandola

L'ancora del tempo

Vedi quei rami del ciliegio,
a poco a poco, sopra di essi
passano i giorni come fedeli
ombre di stelle,
mutano le distanze,
estinguono le memorie,
finché tutti i giorni non fanno
di una vita intera un'unica somma,
e restano nudi gli anni, soli,
come i ricordi resistenti al caldo e al freddo
delle stagioni, ormai con le gemme
rivolte nel vento di un unico giorno,
che una vita intera racchiude...
Vedi quei rami del ciliegio;
sono i quattro periodi dell'anno,
la rosa dei venti,
l'ancora che rende saldo l'orizzonte all"eternità.
Composta lunedì 8 giugno 2015
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    Scritta da: Oliviero Amandola

    È la sera la più dolce esca d'amore

    Basterebbe un tuo bacio per rendere
    immortale la notte e levigar sul mio viso
    quel malessere che il sorriso solo,
    a quest'ora, governa la voce ed il corpo consola.

    Fresco e crudele, come il vino dolce
    che rende casto il peccato nelle parole,
    è la sera un'esca di maliziose speranze,
    dove potersi consegnare all'amore come fanciulli.

    Ma basterebbero i tuoi occhi, talvolta,
    per intimare ad ogni lacrima versata
    la veglia; tu, corsiera maturata di grazie,
    che vai cercando fiera l'ombra di luna,

    sopra la quale adagiar le tue pose,
    scintille costellate dai raggi sapienti,
    quando l'uno nell'altra, chiusi gli occhi,
    scavalcheremo la notte fino all'ultima stella.
    Composta martedì 19 maggio 2015
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      Scritta da: Oliviero Amandola

      Le lodi di Marzo

      Danzano i fiori,
      a uno o due passi da noi,
      si cercano nell'aria che passa,
      nel tempo, nelle ore,
      dove polveri mature,
      nelle lodi di marzo,
      consumano i passi,
      e le labbra agli amanti.

      Si avvicinano, e si allontanano,
      liberi dalla forza che hanno dentro:
      Si vede che in essi c'è vita,
      perché per qualche ragione,
      portano al giorno
      Il loro contributo d'amore,
      che si fa trasparente, e forse, alla sera,
      ti addormenti con loro nel cuore.

      Vedi amore, cantano i fiori,
      a due o tre passi da noi,
      anche oggi in segreto,
      il nostro semplice amore.
      Composta nel marzo 2014
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        Scritta da: Oliviero Amandola

        Torino dalla finestra

        Torino dalla finestra,
        è una donna sola,
        che passeggia con in mano
        un ventaglio di fiori;

        Torino dalla finestra
        è un mosaico di strade,
        nascosto negli occhi
        di mille persone;

        Torino dalla finestra,
        ogni mattina, si ricuce
        le ferite da sola dentro la tela
        di un'artista di strada;

        Torino dalla finestra,
        ti ruba i pensieri
        entrando nel cuore
        con il primo raggio di sole;

        Torino dalla finestra,
        è una lettera antica
        adagiata sul davanzale del mondo,
        che vuol essere amata,
        non solo studiata.

        Torino dalla finestra,
        è la sveglia notturna
        che ti priva del sonno,
        per farti ad occhi aperti sognare;

        Torino dalla finestra,
        è un dipinto di stelle
        avvolto nelle lenzuola
        di un cielo d'inchiostro...

        ... è quel gatto randagio,
        che dal cornicione,
        guarda la luna sopra la mole:
        Quando ti fissa negli occhi, talvolta,
        ti lascia senza parole.

        Torino dalla finestra,
        ha il corpo seducente
        di una donna misteriosa che passa...
        Cambiando orbita, resta,
        dal cielo di Superga nascosta.

        ... Torino aperta la finestra,
        ha la dolcezza di una ragazza madre vestita di fiori,
        che ogni giorno, lietamente,
        accompagna i propri figli a scuola.
        Composta nel maggio 1996
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          Scritta da: Oliviero Amandola

          Scende la neve sopra Torino

          Scende la neve
          sul baccano del mondo,
          e riveste la terra
          di un bianco silenzio.

          Dona forma alle orme,
          e con le sue ombre,
          si espande sfumando
          gli affanni del cuore
          in respiri di vita.

          Scende la neve
          danzando scherzosa,
          volteggiando i suoi petali
          e donando alla terra
          il suo vestito da sposa.

          Scende leggera
          sul letto del mondo,
          oggi sarà festa,
          fin dove l'occhio si posa.
          Composta nel dicembre 2013
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