L'albero e il bimbo Pianta bene le sue radici, che diritto possa stare alle tempeste e alle bufere che nella vita incontrerà non perderlo mai d'occhio, ma l'aria buona falli respirare zappa e pala sempre pronti per poterlo aiutare potalo spesso e sano e bello crescerà.
La famiglia Chebella carrozza possiedo, con gioia e fatica la guido ogni di, dal 'alba al tramonto, cammina cammina, cambia la strada, non e sempre asfaltata, l'ostacolo è in agguato mi brucia le mani, mi duole il cervello, le redini stringo, l'ostacolo passo. la notte e vicina, la briglia discolgo me stessa ritrovo.
O quante pene e dolori dovrò passare, pima di ritrovarmi svuotata di tutto, in un desolato giardino, forse il mio più sereno rifugio, con un compagno che mi aiuterà a portare la mia persona, verso la serenità della morte.
Scelto con amore, dai giovani sposi. Testimone di notti di amore di travagli gioiosi. Testimone di antichi vestiti e di antichi rumori. Testimone di guerre. tremende, di frenetici addii. Suoni di guerra, paura di essere frantumato in mille pezzi. Testimone di morti distesi sul letto. Trasportato di città in città. Di tutto a visto il vecchio specchio antico. Noi ce ne andiamo per non tornare mai più Rimane solo l'immagine che solo lui ricorderà.