Vento che spolvera sole spazzola pensieri dai miei pazzi capelli ubriachi di vino e more. Vieni qui. Mi sento ceramica da rompere sotto luna calante o lettera d'addio da stracciare viola d'animo perversa come fiammella d'occhio leggera come il bianco. Sto ancora raccogliendo i pezzi e già tiri la corda delle tue parole bestie. Mi piace stare qui sospesa sull'alone dell'elettrica lingua languida a toccarti l'io carne su carne nel tulle dei mie giochi di ventre e mani. Posso poetare l'ora con baci maestri o sibilare sillabe roche come tua serpe succinta. Anime fuse, confuse senza filtro, pure nei secondi più rossi vienimi nell'anima scossa d'amore.
Son giorni di pioggerella gentile e argentata che bagna angeli caduti in campi dove il rosso dei suoi papaveri si confonde con le ferite del cuore e l'oro del grano svela il colore della vita. Maestoso il libeccio mi regala voci di altri paesi di risate ubriache e pianti su tetti notturni. Così ascolto il movimento dell'anima foglia caduca cangiante e il mio respiro si fonde e confonde con l'alba che ha il tuo volto giovane eterno E porta con sé i colori di un nuovo giorno di un nuovo amore.
Turchino è il mio volto dimentico riflesso dai nembi d'Irlanda È in arrivo il temporale poesia del cielo livido firmata dagli astri i principi a cento punte. Pioggia di ruggine ha un sapore primitivo che ricorda il nostro primo bacio tessuto tra lenzuola di lino francese pregne di fumo e palpito E una goccia di cera bruciava già nel mio intimo orba come una falena ero già pazza del tuo lucore.
Persa qui nel vento blu notte spezzato dalla musica di strada stringe l'anima mia il ricordo di un tuo sguardo quel pezzo di cielo nei tuoi occhi che ricordava una finestrella affacciata sull'universo e ora si perdono nell'erba mille lacrime di me bambina.
Il triangolo di sole sfiora la lancetta di mezzogiorno. È domenica d'autunno e un filo di arcobaleno si posa sulla mia testa. Il verde del 21 maggio è svanito insieme alla pioggia. Resta solo un pallido pezzo di terra che scompare quando il merlo pittore si posa sull'acero sporcandola di colore.
Canto lieve di note celesti sfiora il tuo pensiero fatto di astri, voci e fatui ricordi.
Nastro di seta bianca tra i nostri sguardi esploratori stesso sangue stesso destino.
Entrambi bambini giochiamo a rincorrerci tra i mandorli rosati i cavalli di legno e biglie di vetro.
Paffuto rosa e bianco di latte riposiamoci dietro ad una nuvola di zucchero e svegliamoci al canto delle sirene tra pappagalli racconta filastrocche.
Parlami con i tuoi occhi color temporale e arcobaleno del viaggio dentro me quali sorrisi hai immaginato quali lacrime hai ascoltato quale sapore ha il mio amore.
Che la tua vita sia sempre così: semplice, festosa e azzurra come il fiocco sulla porta di casa mia.