Le migliori poesie inserite da Paolo P

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Paolo P

Desiderai

Ahi! Quanto desiderai che i colori delle farfalle si accendessero.
Ahi! Quanto desiderai che il suon del cuore si elevasse.
Aspettai per lune l'avvento della fine di questo pensiero,
riaffiorano le tormentante lacrime sul selciato sparse.

Ahi! Se potessi porre fine in un sol sospiro
a questa angoscia che mi consuma dentro.
Oh stelle, così lucenti in cielo, vi ammiro
da me, mi attanaglia l'animo solo uno stridulo aspro.

Splendete lassù, accendete la notte
illuminatemi il lungo cammino
e in un sogno d'autunno riapritemi le porte,
svegliatemi quando il sole è alto ed è già mattino.
Composta venerdì 28 agosto 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Paolo P

    Non muore

    Sentire il tuo sapore
    come brezza primaverile.
    Sentire il tuo calore
    come carezza d'aprile.
    È nelle tue labbra che mi perdo
    ed è nei tuoi occhi che trovo la luce.
    Ora solo un brivido freddo
    e nessuna stella mi conduce.
    Ti promisi amore eterno,
    ora invece devo sopprimere,
    preferirei bruciare all'inferno
    piuttosto di non poter esprimere
    l'amore che provo per te.
    Dentro arde un fuoco,
    è il cuore che palpita per te
    non è mai stato un gioco.
    E questo mio amore,
    finché batte in petto il cuore
    non muore,
    no, non muore.
    Composta domenica 9 agosto 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Paolo P

      Il Cavaliere

      È nella fede irremovibile dell'uomo
      è nella forza sconfinata del suo tuono.
      E tra la rovente spada e l'infuocato dardo
      Or risplende ancor un fulgore sguardo.

      Tra la robusta corazza
      Ov'è spazio per una nobile carezza,
      v'è celato un tenero cuore,
      Ove arde ancor un immenso amore.
      Composta mercoledì 9 dicembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Paolo P

        Il mio paese mi fa male

        Il mio Paese mi fa male per le sue vie affollate,
        per i suoi ragazzi gettati sotto gli artigli delle aquile insanguinate,
        per i suoi soldati combattenti in vane sconfitte
        e per il cielo di giugno sotto il sole bruciante.
        Il mio Paese mi fa male in questi empi anni,
        per i giuramenti non mantenuti,
        per il suo abbandono e per il destino,
        e per il grave fardello che grava i suoi passi.
        Il mio Paese mi fa male per i suoi doppi giochi,
        per l'oceano aperto ai neri vascelli carichi,
        per i suoi marinai morti per placare gli dei,
        per i suoi legnami troncati da una forbice troppo lieve.
        Il mio Paese mi fa male per tutti i suoi esilii,
        per le sue prigioni troppo piene, per i suoi giovani morti,
        per i suoi prigionieri ammassati dietro il filo spinato,
        e tutti quelli che sono lontani e dispersi.
        Il mio Paese mi fa male con le sue città in fiamme,
        male contro i nemici e male con gli alleati,
        il mio Paese mi fa male con tutta la sua giovinezza
        sotto bandiere straniere, gettata ai quattro venti,
        perdendo il suo giovane sangue in rispetto al giuramento
        tradito di coloro che lo avevano fatto.
        Il mio Paese mi fa male con le sue fosse scavate,
        con i suoi fucili puntati alle reni dei fratelli,
        e per coloro che contano fra le dita spregevoli,
        il prezzo dei rinnegati piuttosto che una più equa ricompensa.
        Il mio Paese mi fa male per la sua falsità da schiavi,
        con i suoi carnefici di ieri e con quelli di oggi
        mi fa male col sangue che scorre,
        il mio Paese mi fa male. Quando riuscirà a guarire?
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Paolo P

          Sei volata via

          E così sei volata via
          via dalla vita mia,
          ma non dal mio cuore
          ti penso ancora per ore
          penso ai bei momenti passati
          e a quei sogni ormai spezzati.
          Bisogna guardare avanti senza resa
          ma non c'è più la strada intrapresa.
          E tutti quei ponti che avrei voluto innalzare
          avanti non mi faranno comunque più andare.
          Amore e anima mia,
          e così sei volata via...
          Composta sabato 1 agosto 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Paolo P

            Da queste cime

            Da queste cime continuo ad urlare
            non mollo, tengo duro
            stringo i denti, continuo ad osare
            per quest'ideale puro.
            Per la libertà
            per la pace
            per la felicità,
            uno spirito ci conduce
            verso la vittoria,
            uno spirito forte ed audace,
            impeto e ardire per la patria
            in nome della libertà e della pace.
            Composta nel 2007
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Paolo P

              Donami un sorriso

              Donami un sorriso oh fulgida creatura,
              prendimi l'anima, non ho più paura.
              Donami le stelle in un tuo sguardo oh musa,
              son pietrificato dal tuo respiro, non chiedo scusa.

              Donami il giorno sole lucente,
              donami il chiarore della notte luna splendente.
              Rendimi quest'attimo per sempre magnifico,
              rendimi questo sentimento idillico.

              Una visione, una fantasia, un sogno sei stata
              nessuno mai come me ti avrebbe amata.
              Ci sarai ancora stanotte nel sonno sovente?
              Ci sarai ancora ad accarezzarmi il cuore rovente?
              Composta giovedì 17 settembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Paolo P

                Le Stelle

                Quando gli uomini guarderanno le stelle,
                nel loro cuore si leverà, carico di essenze,
                il vento della notte.

                Sulla foresta, sul lago, sulla città,
                le nuvole fluttueranno tranquille.

                Allora le stelle inizieranno a cadere copiose
                e come la rugiada copriranno ogni cosa.

                Nel disegno tracciato dall'invisibile nastro divino,
                tutte le costellazioni crolleranno a una a una
                con estrema eleganza.

                D'allora in poi le stelle dimoreranno
                nella nostra anima, e forse torneranno ancora
                quei giorni in cui gli uomini
                erano dolci e meravigliosi come gli Dei.
                Vota la poesia: Commenta