Poesie inserite da Paul Mehis

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Scritta da: Paul Mehis

Carne rancida

Come posso fare ancora l'amore,
quando
se penso all'amore

Rivedo i suoi occhi,
ormai lontani,
celarsi dietro alle palpebre come per eterna ingenuità.

Risento i suoi gemiti sbocciare dalle labbra,
ormai lontane,
come scorrere di un fiume senza fine.

Riprovo il brivido dei suoi abbracci,
ormai lontani,
come morsi che straziano la carne di piacere

Rivivo l'attimo,
ormai lontano,
di un tuono che illumina l'oscurità.

Come posso far ancora l'amore,
quando
il mio corpo è indissolubilmente legato alla mia anima,
ormai lontana...

Come amare ancora se l'odio non ha percorso il mio cammino?
Composta venerdì 26 giugno 2009
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    Scritta da: Paul Mehis

    Vita

    Avrei voluto condividerci ogni istante... Soprattutto quelli futili.
    Avrei voluto osservare mentre rideva e piangeva...
    Mentre gioiva per tutte le meraviglie attorno...
    Avrei voluto essere di conforto nel momento corretto...
    Avrei voluto ridere del suo viso disgustato, mentre mi affogavo in un wustel e crauti...
    Avrei voluto entrare in ogni suo pensiero, ma non nel più profondo, per non smettere mai di stupirmi di tanta bellezza...
    Avrei voluto sentire il suo corpo fremere, sotto il mio tocco, sino all'attimo in cui anche alzare le palpebre o sussurrare una parola può essere troppo...
    Avrei voluto donare il mio mondo...
    Vorrei che queste sensazioni non scompaiano mai più dalla mia anima...
    Composta lunedì 9 marzo 2009
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      Scritta da: Paul Mehis

      L'Amore eterno

      Ci sono albori, in cui mia Signora bramo per te!
      Per le tue lunghe dita affusolate...
      per le tue vesti nere sgualcite dal tempo...
      per le tue orbite vuote e profonde, nelle quali si rispecchia la mia anima

      Ci sono albori, in cui vorrei abbracciarti!
      Danzare dolcemente con la Dama che conduce,
      e so che quando questo avverrà, sarà per sempre!
      Senza inganni e timori, solo per amore dell'eternità...

      ... Poiché qui non ci è concessa.
      Composta sabato 7 febbraio 2009
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        Scritta da: Paul Mehis

        Notte insonne

        Grazie!
        ... Alla mano che mi accompagnò
        in quell'infinito dedalo di parole.
        Mi persi in ogni vicolo, mi ritrovai ad ogni incrocio.

        Inciderò sui muri simboli
        che pronunciati suoneranno come trombe di un castello di sabbia infantile
        tanto confusi per l'osservatore...
        quanto sinceri per l'ubriaco.
        Finche l'onda non si riprenderà la mia illusione
        che tornerà gioiosa ogni volta che appoggerò la testa sul guanciale
        o leverò lo sguardo verso il cielo stellato.

        La fortezza dorata custodita nei miei sogni
        all'alba sarà come fosforescenza di una lucciola
        nascosta dalla radiosità del sole
        ma visibile in ogni attimo di oscurità
        come faro per un eterno viaggio.
        Composta lunedì 25 maggio 2009
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          Scritta da: Paul Mehis

          Solitudine

          Nel buio e nei fumi
          Io prendo vita fittizia

          Regnavo nel mio ospite inconsapevole
          plasmavo, affliggevo, interrogavo...
          senza mai abbandonarlo...

          Ora sono solo parole.
          Per quanto lugubri e nefaste.
          Sono solo pensieri...

          La mia libertà sarà solo tra sbarre di carta...
          Ma...
          Ho fatto si che il suono della parola "morte" fosse melodia!
          Ho fatto si che la forma della parola "morte" fosse inebriante!

          Sangue, putredine, odio, paura, oscurità, rimorso...
          non sono nulla
          Se paragonate al Mio silente nome!
          Composta venerdì 9 gennaio 2009
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