Scritta da: Prisca Amaro
in Poesie (Poesie personali)
Trottolindermentacol
Il calzino spaiato con l'ago se ne stava
lì fermo seduto a guardare quel somaro
di suo cugino intento ad essere vaporizzato,
mentre il pane da congelare attendeva il microonde.
Le forchette avrebbero ballato il valzer
coi signori coltelli, ma i cucchiai,
tracotanti, fecero mettere il muso
e intanto vacillando il ragù si sentì pronto.
Mastro cuscino però sforbiciò per il lungo
e nel largo ci lasciò quella beota di sedia a dondolo,
che pervenne nel voler far scoccare i suoi fulgidi braccioli,
i quali avrebbero voluto cantare con La Voce.
Tavolino, abbarbicato a se stesso,
se ne andava a zonzo per la via principale,
ritmicamente batteva i talloni che risuonavano
preoccupati per quello che era tutta la casa.
Il triciclo, fuori luogo, ruotò su se stesso e,
da bravo ballerino quale era sempre stato,
fece l'ingresso teatrale; sfigurati dalla sua audacia
il teatro cambiò rotta.
Composta domenica 20 aprile 2008