Poesie preferite da pulce..63..

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Scritta da: Silvana Stremiz

Ti sei stancata di portare il mio peso

Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
dei miei tradimenti
le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi
le mie parole erano stanchezza, noia serale,
un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
il peso dei miei passi
che si allontanano esitando
quel peso sarà quello più grave.
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    Scritta da: Elisa Iacobellis

    In questa notte d'autunno

    In questa notte d'autunno
    sono pieno delle tue parole
    parole eterne come il tempo
    come la materia
    parole pesanti come la mano
    scintillanti come le stelle.
    Dalla tua testa dalla tua carne
    dal tuo cuore
    mi sono giunte le tue parole
    le tue parole cariche di te
    le tue parole, madre
    le tue parole, amore
    le tue parole, amica
    Erano tristi, amare
    erano allegre, piene di speranza
    erano coraggiose, eroiche
    le tue parole
    erano uomini.
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Anime di diamante acerbe

      Bisogna sapere fingere per poter
      imparare ad essere felici...
      Nella mia adolescenza parole mozzate
      pesanti come il piombo.
      M'incammino alla ricerca d'umanità
      con la testa chinata, calpestata
      dai commenti delle gente
      sul mio corpo sporchi.
      Come può un padre offendere un figlio.
      I figli sono il frutto dell'egoismo
      di due persone che non pensano
      al futuro ma solo alla loro voglia d'amare.
      I figli sono le chiavi del tormento
      quelle che aprono i respiri
      affannosi del dolore...
      Ci raccoglieremo da terra perché
      si deve andare avanti e lo si fa
      per gli altri mai per noi stessi.
      Delle volte i figli non sono altro
      che il risultato acerbo di uno sbaglio
      costretto a trasformarsi in amore...
      Nato già tradito...
      Mi acclamavano mille poesie vendute
      all'odio per sentirsi un po' più amati.
      Questa casa puttana ha nascosto
      i colori della felicità a noi stessi...
      Donai il cuore ed ebbi in cambio
      un po di solitudine da accarezzare.
      Regalai il mio corpo ed ebbi in cambio
      un'anima che non sapeva cosa volevo io...
      Ebbi in cambio i soldi serviti a comprare
      una storia finita su un letto amaro.
      Stare nella merda e sentire
      l'odore di verità pugnalare il viso
      tenuto stretto fra le mani spoglie di fantasia.
      Il destino morsicato...
      Allontanare ancora una volta la provvidenza
      che ci tiene appesi come marionette
      sostenute da ipocriti fili argentati.
      Noi figli ci sentiamo soli
      tra una guerra e un insulto...
      La voce di una psicopatica forse potrà
      far crollare il muro d'egoismo che ci circonda.
      Siamo sempre più niente noi figli...
      Non abbiamo più viaggi da ricordare
      al mondo se no quell'ultimo
      bacio su quel fiume dimenticato da noi
      con quell'anima di diamante
      scomparsa lì accanto ai sogni.
      Composta mercoledì 14 dicembre 2011
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        La figlia della nebbia

        Lui non si vergogna...
        Brava piccola conta fino a dieci
        che papà ti porta in campagna
        a guardare i cavalli che in quei
        giorni ingordi ti strappavano un sorriso.
        Mamma ingoia la verità
        in grazia di Dio se ne andato,
        nella fossa scaveremo piano
        l'incesto gesto...
        Piccola continua a giocare...
        Rincorri l'ingenuità papà
        arriverà a passi lievi come un incubo
        nascosto sotto il cuscino.
        Mamma non credeva alle parole
        di una figlia straziata, umiliata.
        Negli occhi della gente pareva
        un uomo distinto il tuo papà...
        Mamma non voleva vedere i passi
        assordanti dirigersi pian piano
        nella cameretta dorata...
        Brava bambina fai la donna,
        soffri in silenzio con un nodo
        all'anima e un cuore deturpato...
        Nascondi i tuoi occhi al sole
        il buio tuo unico amico nel letto
        ti coprirà come un fratello...
        La luce del tempo ti regalerà
        di nuovo quella purezza portata via
        d'avanti ad un crocifisso...
        Hai chiuso a chiave te stessa.
        Portavi margherite alla maestra strappavi
        i petali per fargli capire cosa significa
        essere figli della nebbia.
        Si faceva troppo presto sera.
        Ti sfondava il corpo, teneva larghe le gambe,
        il sangue macchiava le lenzuola bianche...
        E in quei lordi momenti morivi
        dentro una lacrima...
        Dodici anni la luna caduta accanto al capo,
        il sangue consumato dal vento.
        Piangere è impossibile
        una margherita decapitata sulla lapide muta
        in ricordo della nebbia che offuscava
        gli anni morti assieme lui.
        Si cresce e la meta è ancora lontana...
        E chissà se un giorno si potrà
        urlare con accanto un arcobaleno
        da osservare: "Vita io ti difendo non ti cambio".
        Si sta così bene nella rabbia che perdonare
        diventa impossibile.
        Niente ricopriva il tuo corpo
        solo un sorriso in onore del tuo aguzzino.
        Composta venerdì 16 dicembre 2011
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          Scritta da: 164gio51vi

          Gli uomini occasionali

          Gli uomini occasionali non mi derubano
          Anche se rovistano con dita accanite
          Nelle pieghe del corpo mio giovane
          Come in portafoglio da qualcuno perso.
          Gli uomini occasionali non mi tradiscono
          Dimenticano sia il nome che il viso mio.
          Arrivano, e poco prendono, e poco danno.
          Si vestono e... semplicemente se ne vanno.
          Gli uomini occasionali non chiedono fedeltà.
          Nel loro viaggio verso le stazioni prossime,
          gli occasionali restano occasionali.
          Si toccano, s'infiammano e bruciano.
          Composta martedì 13 dicembre 2011
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            Nel cerchio di un pensiero
            a volte mi riposo sognando
            e lí sta il tuo peccato
            perché mi entri nel corpo
            e il corpo si appassiona
            gridando di un'estasi che non è sua
            altri giovani amanti diciamo
            che sono presenti
            nei tuoi baci nelle mie disattenzioni
            infatti su di me hanno camminato
            le ombre dei morti
            di coloro che sono inceneriti
            in un letto
            e non hanno mai avuto niente.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Se proprio devi odiarmi
              fallo ora,
              ora che il mondo è intento
              a contrastare ciò che faccio,
              unisciti all'ostilità della fortuna,
              piegami
              non essere l'ultimo colpo
              che arriva all'improvviso
              Ah quando il mio cuore
              avrà superato questa tristezza.
              Non essere la retroguardia
              di un dolore ormai vinto
              non far seguire ad una notte ventosa
              un piovoso mattino
              non far indugiare un rigetto già deciso.
              Se vuoi lasciarmi
              non lasciarmi per ultimo
              quando altri dolori meschini
              avran fatto il loro danno
              ma vieni per primo
              così che io assaggi fin dall'inizio
              il peggio della forza del destino
              e le altri dolenti note
              che ora sembrano dolenti
              smetteranno di esserlo
              di fronte la tua perdita.
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                Scritta da: Carol Raiola

                Bipolare

                Ditegli che non mentisse
                Ditegli che non giocasse,
                Ditegli che la Sincerità è una,
                Ditegli che la sua verità è una grande bugia,
                Ditegli che la sua coerenza è una contraddizione,
                Ditegli che le sue piante sono appassite
                perché le allagate di acqua non potabile.
                Ditegli che il tempo presente si chiama anche futuro
                è che il terreno è arido, dorme
                non germoglia girasoli perché ha voltato le spalle
                alla lucentezza e trasparenza della vita.
                Ditegli che non tutti i giochi durano per sempre
                la trottola cambia direzione anche girando
                su se stessa...
                Ditegli che i pianeti sono diversi
                ed il suo non è abitato da marziani
                e che l'apocalisse è sempre stata
                li ad aspettarlo...
                Ditegli che la Vita a colori alla luce del sole
                può avere tante sfumature
                e molti possono esser daltonici.
                Composta venerdì 16 dicembre 2011
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