Poesie preferite da sagea

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Scritta da: sagea
... credevi che mille acri fossero molto?
Credevi che la terra fosse molto?
Ti sei esercitato tanto per imparare a leggere?
Ti sei sentito superbo perché intendevi il senso
delle poesie?
Fermati con mè fermati questa notte, e tu capirai l'origine di tutte le poesie,
Possiederai il bene della terra e del sole (sono rimasti ancora milioni di soli),
Non riceverai più le cose di seconda, terza mano, non dovrai più guardare attraverso gli (occhi dei morti),
né nutrirti di spettri nei libri,
Non dovrai guardare attraverso gli occhi miei, né ricevere sensazioni per mezzo mio,
Percepirai d'ogni parte suoni e li filtrerai attraverso te stesso.
Composta mercoledì 24 marzo 2010
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    Scritta da: Carlo Peparello

    Desideri

    Vorrei che il tempo non decidesse le opportunità
    Che non fossero gli equivoci a dettare legge
    Vorrei che tutto ciò che accade avesse uno scopo preciso
    Che non ci si fermasse alle impressioni
    che bastasse uno sguardo intenso a dirla tutta su di noi
    Vorrei che ciò che penso io è quello che pensi anche tu
    che stringersi e respirare non fosse più un tabù
    Vorrei che ogni porta aperta fosse un nuovo mondo
    lasciare fuori il veleno e farsi rapire dal cielo
    Ricordarsi quello che vogliamo e godere ciò che abbiamo
    Non aspettarsi nulla e vivere il presente
    Raccogliere il passato e gettarlo nel futuro
    mescolare esperienze ed errori
    non dormire dall'eccitazione di un domani sorprendente
    Continuare a credere nelle utopie con ingenuo ottimismo
    Scivolarsi addosso le ombre
    caricarsi sulle spalle rischi e azzardi
    godere di una presenza costante che il vento ti vuol strappare
    Vorrei non sbagliare ma capire sempre i miei errori
    così come voglio non scordare mai quello che cerco.
    Composta sabato 22 dicembre 2012
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      Scritta da: Dario Pautasso

      Un uccello azzurro

      Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
      vuole uscire
      ma con lui sono inflessibile,
      gli dico: rimani dentro, non voglio
      che nessuno ti
      veda.

      nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
      vuole uscire
      ma io gli verso addosso whisky e aspiro
      il fumo delle sigarette
      e le puttane e i baristi
      e i commessi del droghiere
      non sanno che
      lì dentro
      c'è lui

      nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
      vuole uscire
      ma io con lui sono inflessibile,
      gli dico:
      rimani giù, mi vuoi fare andar fuori
      di testa?
      vuoi mandare all'aria tutto il mio
      lavoro?
      vuoi far saltare le vendite dei miei libri in
      Europa?

      nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
      vuole uscire
      ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
      solo di notte qualche volta
      quando dormono tutti.
      gli dico: lo so che ci sei,
      non essere
      triste

      poi lo rimetto a posto,
      ma lui lì dentro un pochino
      canta, mica l'ho fatto davvero
      morire,
      dormiamo insieme
      così col nostro
      patto segreto
      ed è così grazioso da
      far piangere
      un uomo, ma io non
      piango, e
      voi?
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        Il cielo fa rumore
        si ammassano oscure nuvole
        desta il vento che sibilla e strilla
        tutti cinque sensi si agitano,
        e nel buio accende una luce
        il cuore.
        Nessuno può fermare la tempesta,
        che scarica la rabbia sui petali
        sulle farfalle,
        e soleggia leggera placata
        e nel fango nasce spineto,
        senza petali
        dove si trafiggono
        le farfalle.
        Composta venerdì 8 aprile 2011
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          Scritta da: Origine Mundi

          L'ombra della mia luce

          E per un attimo
          Ho creduto di essere dio
          Ho creduto di essere invincibile
          E li guardavo... gli altri...
          Puzzavano di "normalità"
          Allontanavo il loro
          Opprimente credo
          Che mascherava la mia Natura
          Reprimeva i miei istinti.
          Fagocitavo
          Ogni loro ipocrisia
          Urlando come una bestia
          In preda alla pazzia.
          Ho vissuto nel sogno
          E poi nell'ebbrezza
          Che del sogno
          È sua coscienza.
          Sarebbe stato meglio
          Tornare a fissare
          La mia immagine
          Riflessa su di te
          Annusando la vita
          per coglierne il significato.
          Invece ho preferito
          Demolire ogni senso
          Frantumando in mille pezzi
          Quello specchio in cui
          Tu riuscisti a scorgere
          Solo l'ombra della mia luce.
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            Scritta da: Brunason

            Voglio sapere chi sei

            Voglio sapere chi sei

            non mi interessa sapere cosa fai per vivere.
            Voglio sapere quello che desideri ardentemente e se osi sognare ciò che il Tuo cuore brama!

            Non mi interessa quanti anni hai...
            voglio sapere se rischieresti di renderti ridicolo per amore, per i Tuoi sogni, per l'avventura di esistere!

            Non mi interessa quanti pianeti quadrano la Tua luna...
            voglio sapere se hai toccato il centro della Tua sofferenza, se i tradimenti della vita Ti hanno aperto o Ti sei accartocciato e chiuso per paura di altro dolore!

            Voglio sapere se puoi sedere col dolore, mio o Tuo, senza muoverti per nasconderlo o logorarlo o ripararlo!
            Voglio sapere se puoi stare con la gioia, mia o Tua, se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l'estasi Ti riempia fino alla punta delle dita delle mani e dei piedi senza avvertirci di stare attenti, di essere realistici, o di ricordarci i limiti dell'essere umani!

            Non mi interessa sapere se la storia che racconti è vera...
            voglio sapere se sei in grado di deludere un altro per essere fedele a Te stesso, se puoi sostenere l'accusa di tradimento senza tradire la Tua stessa anima!
            Voglio sapere se puoi essere fedele, perciò degno di fiducia!
            Voglio sapere se puoi vedere la bellezza, anche quando non è bello ogni giorno!
            Voglio sapere se puoi vivere col fallimento, il Tuo e il mio, e saper stare ancora sulla riva di un lago a gridare alla luna argentea: si!

            Non mi interessa sapere dove vivi e quanti soldi hai...
            voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e disperazione, consumata fino all'osso, e fare ciò che deve essere fatto con i bambini!

            Non mi interessa sapere dove o cosa o con chi hai studiato...
            voglio sapere cosa Ti sostiene quando tutto casca!

            Voglio sapere se puoi stare solo con Te stesso e se ami veramente la compagnia che tieni a Te stesso nei momenti vuoti!
            Composta domenica 9 maggio 2010
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