Tardi la sera una luna rossa riempie la valle senza sapere penetra tiepido sangue nei campi i nostri corpi stesi e sotto l'erba una terra bruna se Dio c'è geme e trema insonne.
Appassisce sulla soglia tremula delle rose dallo sterminio sfracellate corolle di fiori fra le mie mani respirano l'aria della sera e nelle agonie adombrano i sogni il vilipendio è l'ultima preghiera non c'è verso che ne faccia poesia infettati si contorcono i vocaboli nell'idioma che frantuma il mondo.