Poesie preferite da saby1876

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Scritta da: Antonino Gatto

Aspettando l'amore

Quando il silenzio del cielo
ti strapperà una lacrima.
Quando nel riflesso del tuo specchio
troverai i miei occhi.
Quando il freddo della solitudine
ti farà un po' paura.
Quando dentro nessuno troverai
Ciò che era dentro me e non hai visto mai.
Io sarò lì ancora ad aspettarti,
ti basterà cercarmi e verrò a scaldarti.
Poserò le mie mani sul tuo volto,
sfiorando le tue labbra,
e cancellerò ogni tuo dolore
in un brivido, sotto un velo di stelle.
Così capirai...
che il vero amore
non lo hai perso mai!
Composta sabato 14 giugno 2014
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    Socchiudo gli occhi a Venezia

    Cala il sole sulla laguna a mare.
    In quanti lo avranno detto,
    ad un volto vicino,
    alla propria testa,
    al primo che passava.
    Lui continua a farlo
    come noi continuiamo a dirlo,
    a scriverlo,
    a pensarlo.
    Ed osserviamo l'arancio
    il marrone
    il sabbia,
    che si distendono davanti a lei,
    a noi.
    Adesso il sole
    si è fatto esagono che scompare,
    spandendo la luce,
    l'ultima luce,
    la luce gialla,
    rasa all'acqua.
    Cala la sera sulle gondole stanche
    che pattinano di traverso
    nel loro tornare.
    Ed ogni volta la stessa illusione.
    Che fermino il tempo,
    che fermino l'acqua.
    Turisti
    che si sentono viaggiatori
    si lasciano andare.
    Hanno negli occhi
    il giorno trascorso
    e pensano già
    a quando ritornare.
    Fra un po' i neri docili animali di legni
    si culleranno aspettando domani,
    coperti da un telo azzurro
    o nudi all'aria di notte.
    Sta seduto sull'ultimo muretto all'acqua
    l'annoiato perdigiorno.
    Adesso che un altro giorno è perso
    fuma lentamente
    sputa tabacco alla nebbia.
    -Io ti aspettavo -
    dice muto alla "Vespucci"
    quell'umile antico palo,
    dritto in acqua,
    pieno di rughe e tagli
    che è sempre il primo a salutare
    la nave nera
    che a Venezia si fa
    gondola madre.
    Intanto è vivo quel lampione,
    l'ultimo,
    alla punta d'acqua.
    Quello all'arsenale,
    quello che poi è laguna
    come se fosse il mare.
    Illumina l'ultimo abbraccio
    di chi si lascia
    o si fa promesse
    ed una coppia che mano nella mano
    passa sul ponte bianco
    e torna a casa per la cena.
    Composta lunedì 19 maggio 2014
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