Poesie preferite da Salvatore Riggio

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Scritta da: DANA

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Quando non credi più
allora ti allontani
e le parole sono piume leggere
Quando ti allontani
Sbiadisce anche il sogno
Quando ti allontani
Le mani accarezzano nuvole
Quando ti allontani
La sofferenza diviene rimpianto
Quando ti allontani
al suo bacio non segue un brivido
Quando guardare i suoi occhi non è più perderti
Quando il suo profumo non è più nave di ricordi
Quando il suo sorriso ha solo due dimensioni
allora ti allontani
Per non tornare più.
Composta lunedì 7 dicembre 2009
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Ti regalo una Poesia

    Troppo spesso mi viene voglia di parlarti,
    ma finisco poi sempre a guardarti,
    assetato nel trovar le parole,
    che possano descriverti tutto il mio amore.

    Molte volte mi fermo a pensare,
    se esiste un regalo che ti posso donare,
    per ricambiare ciò che hai fatto per me,
    che non ho mai avuto abbastanza cura di te.

    Forse il tuo cuore mi ha ascoltato più volte,
    quando ero lì per stringerti forte,
    ma la ragione mi ha più volte frenato,
    soffocando l'emozione che mi avrebbe ubriacato.

    Ma oggi ho deciso, e con un po' di coraggio,
    ti dono il mio cuore, con questo messaggio,
    mentre brillano i tuoi occhi, leggendo pian piano,
    le parole che ho scelto per dirti ti amo.
    Composta mercoledì 9 dicembre 2009
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      Scritta da: Gaetano Toffali

      Dolce amica

      Dolce amica
      Proprio io
      Che a sbagliare
      Sono un mago
      Cerco adesso le parole
      Per non far sbagliare te
      Cosa dire me lo invento
      Mentre scrivo non lo so
      Ma da dentro il cuore certo
      Il sorriso cerco in te

      (Ama e non sbagliare
      Nel tenere a freno il cuore
      Ama e lascia stare
      Se ti brucia il suo calore)

      Che sono dubbi Che sono sbagli
      Che sono cerchi che son tagli
      Nella tempesta dei sentimenti
      Nella paura di essere spenti

      Ma tu piccola hai gli occhi di sole
      Ma tu piccola hai il sorriso sincero
      Apri le vele che amore ti chiama
      Vola sicura che lo sai dov'è

      Sciogli il capelli
      e il calore che hai
      Da quella parte
      Ti aspetta il tuo lui
      Sciogli anche il ghiaccio
      Apri le mani
      Dentro le carte

      Ti brilla il domani.
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo

        Pit-bull

        Bauciao, tu devi essere il mio papà.
        Che strano questo mondo, poco più grande di me,
        perimetrato da sbarre, è un tuo dono.
        Grazie papà, qui fa freddo.
        Fortunatamente tu mi copri con un sacco
        riscaldandomi a bastonate.
        Grazie e scusa se non riesco a ringraziarti
        ma ho le costole che dolgono, non respiro.
        Dolce papà, non ci fossi tu che curi il mio look
        tagliandomi orecchie e coda, sarei bruttino, vero?
        E che buone queste pastiglie che dai come cibo
        buon sapore e poi mi eccitano tantissimo
        danno vivacità e ferocia direi "innaturali".
        Che fortuna avere un papà-amico.
        Amico, per te farei qualsiasi cosa.
        Devo ringraziarti per avermi portato in questo prato
        tanto verde, molta gente e che bello, miei simili.
        Vuoi che combatta con questo mio fratello?
        Per te, amico, tutto.
        Scusa amico, mi ha morso alla gola
        perdo molto sangue
        con la zampa mi ha staccato un occhio.
        Amico-papà dove sei, non ti vedo.
        Scusa è colpa mia se un occhio è fuori dal bulbo
        se l'altro è coperto di sangue.
        Amico, ti sento, sento che sei arrabbiato.
        Scusa se sanguino, dopo tutto quello che fai per me.
        Questo mio simile mi ha lacerato il petto, sangue.
        Che vergogna e tu che credevi in me.
        Scusa amico se non riesco a muovermi.
        Papà sento la tua rabbia, che hai perso molti soldi.
        Perdonami, non sento le zampe, perdonami.
        Non riesco a venire da te per consolarti.
        Amico, non lo vedi ma non è solo sangue negli occhi.
        Ci sono anche lacrime per te.
        Potrai mai perdonarmi!?
        Muoio qui, in questo prato, ormai rosso del mio sangue.
        Piango, non ti sento più.
        Ma so che verrai a darmi l'ultima bastonata
        sei sempre stato così buono.
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