Scritta da: Marta Emme
Disincanto
Dunque era vero l'inganno.
Per questo sapevo
che amarti più non potevo:
in un attimo mi ricredevo...
e crudo un dolore
dritto colpiva nel cuore.
Pur avvilita, pur piegata
in un profondo torpore,
non avrei portato rancore
che bello splendevi nel Sole,
irreale emblema d'amore.
A te conduceva il motore, ° (cuore)
così ardente
che a tutte le cose infondeva calore.
Ma ora si dissolve la nebbia
e chiara diventa la direzione
da impartire al timone
della mia imbarcazione,
nel cammino* (esistenza)
di ricerca ed esplorazione
che muta col tempo
e con la stagione.
E non conosce
villana prigione,
perché è tal la visione
quando si ama
con cuor di leone.
Composta sabato 21 giugno 2014