Sono il pesce fuor d'acqua anche il primo di aprile La pecora nera che non torna all'ovile La risposta tardiva a discussione già chiusa Sono il suca inviato al posto di scusa sono il kleenex nei jeans quando è avviato il lavaggio e adesso amami, avanti, se ne hai ancora il coraggio.
Io sono la frase che rimane sospesa Non gioco d'attacco, sono forte in difesa Sono quella "tranquillo, la risolvo da sola" E finisco a far fiocchi coi miei nodi alla gola Ma se pesti i miei sogni poi paghi il pedaggio E adesso amami, avanti, se ne hai ancora il coraggio.
Sono il quadro inclinato, sono l'asimmetria Il capriccio infantile se ti portano via E ancora aspetto che arrivi, nei giorni più brutti, quel bambino nascosto che poi libera tutti Sono l'ansia che sale prima di un lungo viaggio E adesso amami, avanti, se ne hai ancora il coraggio.
Sono il nero mascara sugli asciugamani Che a struccarmi, la sera, c'è tempo domani Sono quella partita che si gioca ai rigori Ho tenuto per te i miei danni migliori Vieni a farti due passi nel tuo lato selvaggio? E poi amami, avanti, se ne hai ancora il coraggio.
I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive con le critiche, impara a condannare. Se un bambino vive con l'ostilità, impara ad aggredire. Se un bambino vive con il timore, impara ad essere apprensivo. Se un bambino vive con la pietà, impara a commiserarsi. Se un bambino vive con lo scherno, impara ad essere timido. Se un bambino vive con la gelosia, impara cos'è l'invidia. Se un bambino vive con la vergogna, impara a sentirsi in colpa. Se un bambino vive con l'incoraggiamento, impara ad essere sicuro di sé. Se un bambino vive con la tolleranza, impara ad essere paziente. Se un bambino vive con la lode, impara ad apprezzare. Se un bambino vive con l'accettazione, impara ad amare. Se un bambino vive con l'approvazione, impara a piacersi. Se un bambino vive con il riconoscimento, impara che è bene avere un obiettivo. Se un bambino vive con la condivisione, impara la generosità. Se un bambino vive con l'onestà e la lealtà, impara cosa sono la verità e la giustizia. Se un bambino vive con la sicurezza, impara ad avere fiducia in se stesso e in coloro che lo circondano. Se un bambino vive con la benevolenza, impara che il mondo è un bel posto in cui vivere.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.