Mi è bastato vederti da lontano... per capire quanto era grande la tua bellezza; mi è bastato vederti da lontano... per capire quanto ti avevo già desiderata; mi è bastato vederti da lontano... per capire da quanto tempo ti avevo aspettata.
Mi è bastato vederti da vicino... per capire... minchia, da lontano non ci vedo proprio più un cazzo.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.