Tsunami: Prima, dopo e quello che rimane
Tacita l'onda di quel caldo mare
Sulla battigia frangeva la sua spuma
Un dolce e caldo momento d'abbandono:
Natura viva in quel dolce luogo.
Arriva un'onda e dopo un'altra ancora
Ma senza forza... Cosa naturale...
Invece dopo, la sua furia immane
Preme dal mare verso il litorale.
Rumenta sporca e detriti vari
In un istante il mare, la spiaggia colora.
Mamme in ansia riuniscono i fanciulli
Allibite ed incredule osservano quei flutti
Emergono pesci morti e coralli infranti
Dalle profondità del mare un monito sale:
Opera preziosa ha mancato l'Uomo
Per la protezione della Popolazione:
Ora resta soltanto il tempo del dolore
E nella mente una domanda sola.
Quelle Persone dal fato destinate
Unici bersagli di un'assurda ira
Erano forse tutte peccatrici?
L'ultimo giorno per loro è finito
L'ultimo bacio del Sole hanno goduto:
Ora son Morti nel tuo caldo ventre
Che fino a quel momento
Ha vibrato d'Amore.
Estasi lontane di calde notti
Rimangono come ricordo ora lontano:
Irriducibili momenti di passione
Mai provati prima in questi luoghi
Arenati su di una spiaggia sporca.
Natale venne, forse... per punire il sordo
E preparare ad altri un Mondo migliore.
Ultimo colore il verde
perché ciò che rimane è la Speranza:
perché l'immenso dolore ha avvicinato
nella solidarietà i Popoli della Terra.
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