Le migliori poesie inserite da Simona Giorgino

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Scritta da: Simona Giorgino

Ho dimenticato il cuore

Ho dimenticato il cuore
l'ho dimenticato lì,
sul letto, tra le lenzuola sgualcite
e le tue mani ancora tremanti,
e ho i pensieri che corrono infantili -
si ammassano, si scontrano,
girano senza sosta
fino a finire come in un vortice,
con impeto e dolcezza insieme.
Ho dimenticato anche l'anima,
lì, dove ancora sei disteso
con gli occhi fissi nel vuoto
e le labbra dischiuse in quel bacio
di cui abbiamo tanto sognato -
l'eternità.
Composta giovedì 19 agosto 2010
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    Scritta da: Simona Giorgino

    Ragazzi innamorati

    Che belli, i ragazzi innamorati;
    si tengono per mano e
    ogni cosa è possibile,
    lanciano al mondo sguardi di sfida -
    credi che qualcosa possa fermarli?
    I capelli di lei si confondono col sole,
    gli occhi di lui abbracciano l'eterno.
    Le tocca il cuore con un bacio
    e poi, in un attimo, l'infinito si perde
    fra le labbra.

    Si amano come sanno amarsi
    i giovani cuori,
    hanno sabbia fra le dita
    ma ne fanno dei castelli,
    hanno nuvole fra i pugni
    ma ne fanno il loro cielo.
    Sanno di vita che domani, poi,
    in un giorno senza data, ti regala
    quegli attimi sfrangiati di nostalgia,
    quei ricordi lontani e dispersi,
    che neanche tu sai più
    dove e quando li hai smarriti.
    Composta giovedì 1 agosto 2013
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      Scritta da: Simona Giorgino

      L'attimo rubato

      Lascia che sia
      questo vento che soffia
      che ci agita i capelli
      che ci trascina adagio
      dentro vortici di fuoco.
      Lascia che sia
      questa voce che parla
      questa frase sconnessa
      d'emozioni trattenute
      nelle mani tue,
      calde e sudate.
      Lascia che sia
      questa mano che scorre
      con dita tremanti
      tra palpiti agitati
      e rimorsi di coscienza.
      Lascia che siano
      queste labbra socchiuse
      in un bacio infuocato
      che ti dona l'ardore,
      e poi ne rubi un altro -
      l'ultimo istante
      da portare con te
      prima d'imboccare
      la strada maestra.
      Lascia che sia
      una parola sommessa
      affievolita dal tuo volto
      pallido e stanco
      che indugia sovente
      di fronte a quest'anima
      che corre, giocando -
      dentro inaccessibili
      sentieri.
      Lascia che sia
      quest'attimo rubato
      l'unico scopo
      delle giornate tue.
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