Perché mi dici cose fuggenti che non sanno di vero, perché inganni te stessa? Il violino armonico che avevi dentro si è rotto per sempre. Inutile sperare... Così spero che qualcuno bussi alla porta, e non solo il vento.
Mi spingi oltre i miei limiti e sento di vivere appieno la mia stessa vita, in te ho incontrato me stesso e ho guardato oltre, oltre ogni inimmaginabile limite. Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi cercando di comprenderti ma, ho visto tutto quello che di me mai avrei voluto vedere. Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza i miei sensi di colpa e i miei complessi le mie paure e la mia insofferenza ho visto le mie tenebre e i miei demoni allora, ho guardato ancora oltre e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta, un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi e lì nel profondo della mia anima ho compreso! Ho provato piacere e orgoglio nel capire quello che oggi provo nel sapere chi oggi sono veramente adesso so che amo le cose belle so che amo tutto quello che la vita mi offre e una di quelle sei tu.
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l'emancipazione. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d'amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra.