Poesie inserite da Valerio Usseglio Mattiet

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Scritta da: Valerio Usseglio Mattiet

Senza doglia o inganno

Dannata eternamente,
senza stelle ormai sì spente:
da lo ramo una foglia
si allontana, il vento voglia
trascinarla, impotente
del suo corso, incosciente,
in un sonno, mai sì doglia
catturata, dalla soglia.
Tal è l'uomo con il mondo,
con la vita, moribondo
che di fronte a decisioni,
quante son le delusioni,
per lo più, le maggior volte
pien speranze ma distolte.
Ora appaion conseguenze
le qual si duol dell'affrontare
mai son state reticenze,
lo san tutti, pure l'âre.
Così affranti dal rimorso,
dell'error ahimè compiuto,
diamo poco a ciò che è corso,
ché di tempo n'è scaduto.
Or si vede il virtuoso,
il tenace, il vigoroso,
il temerario, che non cede
che combatte in ciò che crede.
Ribadisco sempre questo,
è 'l principio dell'onesto:
non si tien'altre persone
vincer paga 'l gran burrone.
Non è bene trar profitto
Dal vinto ormai sconfitto
Non v'è onor per il malvagio
diffuso ormai come 'l contagio,
Mai 'l guadagno con l'inganno:
i buoni frutti cresceranno.
Composta martedì 15 dicembre 2009
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    Scritta da: Valerio Usseglio Mattiet

    Di mia vita i fior

    O natura, che sei crudele,
    hai visto cos'hai fatto?
    Tu infingarda, così infedele,
    è colpa tua, più nulla provo affatto!
    Il tuo gelido ed ingiusto vento,
    strappò via tutto, con sé portando
    il lor profumo più non sento.
    Miei occhi 'l pianto sta scavando.
    O tu, che mi condanni a questo:
    cieco e privo dei miei colori;
    ceder devo così presto,
    affinché io non li assapori.
    O tu, così meschina,
    ebbro di favole e di follia,
    dei raggi oscuri sei assassina,
    i miei due fiori lasciai andar via.
    O natura, mostruosa e ostile,
    hai reso vuoto, stanco e vile
    sull'ermo colle, a Santa croce:
    divini eran cuor dar voce.
    O natura, sono un mortale,
    un sogno chiedo sia reale,
    i miei due fiori che ho ceduto
    senza di loro io son perduto.
    Composta giovedì 3 dicembre 2009
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      Scritta da: Valerio Usseglio Mattiet

      Inno al cuor

      L'amor è mondo, l'amor è teso:
      significato mai compreso.
      Per chi non prova quivi cede,
      è l'assoluto per chi vi crede.

      L'amor è gioia, dolor è amore,
      l'onor in questo n'ha alcun valore.
      L'amor è fulmine, è uragano;
      l'amor è ingiusto, se si è lontano.

      L'amor è vero se mai guidato,
      irreal quand'è bramato.
      L'amor celato dietro una carezza,
      delicato: una leggera brezza.

      L'amor è unico e raro fiore
      di follia sfumato è il suo colore
      l'amor è sopra ogni concetto umano:
      sprezzante del pericolo: d'ogni sogno reso vano.
      Composta domenica 18 ottobre 2009
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