Le migliori poesie inserite da Phantastica

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Scritta da: Phantastica

Song - Canzone

Il peso del mondo
è amore.
Sotto il fardello
di solitudine
sotto il fardello
dell'insoddisfazione
il peso,
il peso che portiamo
è amore.

Chi può negarlo?
In sogno
ci tocca
il corpo,
nel pensiero
costruisce
un miracolo,
nell'immaginazione
s'angoscia
fino a nascer
nell'umano

s'affaccia dal cuore
ardente di purezza -
poiché il fardello della vita
è amore,
ma noi il peso lo portiamo
stancamente,
e dobbiam trovar riposo
tra le braccia dell'amore
infine,
trovar riposo tra le braccia
dell'amore.

Non c'è riposo
senza amore,
né sonno
senza sogni
d'amore
sia matto o gelido
ossessionato dagli angeli
o macchine,
il desiderio finale
è amore
non può essere amaro
non può negare,
non può negarsi
se negato:
il peso è troppo

deve dare
senza nulla in cambio
così come il pensiero
si dà
in solitudine
con tutta la bravura
del suo eccesso.

I corpi caldi
splendono insieme
al buio
la mano si muove
verso il centro
della carne,
la pelle trema
di felicità
e l'anima viene
gioiosa fino agli occhi

sì, sì,
questo è quel
che volevo,
ho sempre voluto,
ho sempre voluto,
tornare
al corpo
dove sono nato.
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    Scritta da: Phantastica
    Lo spiraglio dell'alba
    respira con la tua bocca
    in fondo alle vie vuote.

    Luce grigia i tuoi occhi,
    dolci gocce dell'alba
    sulle colline scure.

    Il tuo passo e il tuo fiato
    come il vento dell'alba
    sommergono le case.

    La città rabbrividisce,
    odorano le pietre
    sei la vita, il risveglio.

    Stella sperduta
    nella luce dell'alba,
    cigolio della brezza,
    tepore, respiro
    è finita la notte.

    Sei la luce e il mattino.
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      Scritta da: Phantastica
      Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a coloro che sognano solo di notte.
      Nelle loro visioni grigie captano sprazzi d'eternità e tremano, svegliandosi, nello scoprire di essere giunti al limite del grande segreto.
      In un attimo, apprendono qualcosa del discernimento del bene e qualcosa più che la pura e semplice conoscenza del male.
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        Scritta da: Phantastica

        In the Morning you Always come Back

        Lo spiraglio dell'alba
        respira con la tua bocca
        in fondo alle vie vuote.
        Luce grigia i tuoi occhi,
        dolci gocce dell'alba
        sulle colline scure.
        Il tuo passo e il tuo fiato
        come il vento dell'alba
        sommergono le case.
        La città abbrividisce,
        odorano le pietre
        sei la vita, il risveglio.
        Stella sperduta
        nella luce dell'alba,
        cigolio della brezza,
        tepore, respiro
        è finita la notte.
        Sei la luce e il mattino.
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          Scritta da: Phantastica

          Timor di me?

          Oh, un terribile timore;
          La lietezza esplode
          Contro quei vetri al buio
          Ma tale lietezza, che ti fa cantare in voce
          È un ritorno dalla morte: e chi può mai ridere -
          Dietro, sotto il riquadro del cielo annerito
          Riapparizione ctonia!
          Non scherzo: ché tu hai esperienza
          Di un luogo che non ho mai esplorato,
          UN VUOTO NEL COSMO
          È vero che la mia terra è piccola
          Ma ho sempre affabulato sui luoghi inesplorati
          Con una certa lietezza, quasicché non fosse vero
          Ma tu ci sei, qui, in voce
          La luna è risorta;
          le acque scorrono;
          il mondo non sa di essere nuovo e la sua nuova giornata
          finisce contro gli alti cornicioni e il nero del cielo
          Chi c'è, in quel VUOTO DEL COSMO,
          che tu porti nei tuoi desideri e conosci?
          C'è il padre, sì, lui!
          Tu credi che io lo conosca? Oh, come ti sbagli;
          come ingenuamente dai per certo ciò che non lo è affatto;
          fondi tutto il discorso, ripreso qui, cantando,
          su questa presunzione che per te è umile
          e non sai invece quanto sia superba
          essa porta in sé i segni della volontà mortale della maggioranza -
          L'occhio ilare di me mai disceso agli Inferi,
          ombra infernale vagolante
          nasconde
          E tu ci caschi
          Tu conosci di ciò che è realtà solo quell'Uomo Adulto
          Ossia ciò che si deve conoscere;
          lei, la Donna Adulta, stia all'Inferno
          o nell'Ombra che precede la vita
          e di là operi pure i suoi malefizi, i suoi incantesimi;
          odiala, odiala, odiala;
          e se tu canti e nessuno ti sente, sorridi
          semplicemente perché, per ora, intanto, sei vittoriosa -
          in voce come una giovane figlia avida
          che però ha sperimentato dolcezza;
          Parigi calca dietro alle tue spalle un cielo basso
          Con la trama dei rami neri; ormai classici;
          questa è la storia -
          Tu sorridi al Padre -
          Quella persona di cui non ho alcuna informazione,
          che ho frequentato in un sogno che evidentemente non ricordo -
          strano, è da quel mostro di autorità
          che proviene anche la dolcezza
          se non altro come rassegnazione e breve vittoria;
          accidenti, come l'ho ignorato; così ignorato da non saperne niente -
          cosa fare?

          Tu doni, spargi doni, hai bisogno di donare,
          ma il tuo dono te l'ha dato Lui, come tutto;
          ed è Nulla il dono di Nessuno;
          io fingo di ricevere;
          ti ringrazio, sinceramente grato;
          Ma il debole sorriso sfuggente
          non è di timidezza
          è lo sgomento, più terribile, ben più terribile
          di avere un corpo separato, nei regni dell'essere - se è una colpa
          se non è che un incidente:
          ma al posto dell'Altro
          per me c'è un vuoto nel cosmo
          un vuoto nel cosmo
          e da là tu canti.
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