Lo spiraglio dell'alba respira con la tua bocca in fondo alle vie vuote. Luce grigia i tuoi occhi, dolci gocce dell'alba sulle colline scure. Il tuo passo e il tuo fiato come il vento dell'alba sommergono le case. La città abbrividisce, odorano le pietre sei la vita, il risveglio. Stella sperduta nella luce dell'alba, cigolio della brezza, tepore, respiro è finita la notte. Sei la luce e il mattino.
Il peso del mondo è amore. Sotto il fardello di solitudine sotto il fardello dell'insoddisfazione il peso, il peso che portiamo è amore.
Chi può negarlo? In sogno ci tocca il corpo, nel pensiero costruisce un miracolo, nell'immaginazione s'angoscia fino a nascer nell'umano
s'affaccia dal cuore ardente di purezza - poiché il fardello della vita è amore, ma noi il peso lo portiamo stancamente, e dobbiam trovar riposo tra le braccia dell'amore infine, trovar riposo tra le braccia dell'amore.
Non c'è riposo senza amore, né sonno senza sogni d'amore sia matto o gelido ossessionato dagli angeli o macchine, il desiderio finale è amore non può essere amaro non può negare, non può negarsi se negato: il peso è troppo
deve dare senza nulla in cambio così come il pensiero si dà in solitudine con tutta la bravura del suo eccesso.
I corpi caldi splendono insieme al buio la mano si muove verso il centro della carne, la pelle trema di felicità e l'anima viene gioiosa fino agli occhi
sì, sì, questo è quel che volevo, ho sempre voluto, ho sempre voluto, tornare al corpo dove sono nato.
-gli dissi: toccami, sfiorami, leccami, baciami, amami fino alla morte fammi tua e sfida la sorte questa partita non è mai finita è una carezza mai data è una storia non vissuta il suo sguardo che ti spoglia e ti scruta il tuo corpo che suda la voglia che hai di lui ti logora ti bagni e ti tocchi pensando ai suoi torbidi occhi...