L'acqua di maggio inganna il villano, par che non piova e si bagna il gabbano.
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L'acqua di maggio inganna il villano, par che non piova e si bagna il gabbano.
I fatti si susseguono, come si susseguono i giorni.
Dei palati uguaglianza non può stare, perciò non s'ha dei gusti a disputare.
Chi vuol pane, porti letame.
Chi va in mano all'avvocato, spende l'ultimo ducato.
Chi ti loda in presenza, ti biasima in assenza.
Chi si contenta gode.
Chi segue gli altri non passa mai avanti.
Chi getta un seme, lo deve coltivare se vuol vederlo col tempo germogliare.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.