Un giorno...l' Amore...bussò alla porta della casa...
dove dimorano le emozioni.
L'Indifferenza...fece finta di non sentire...
e continuò nel suo far nulla.
La Pigrizia che non aveva voglia di muoversi...
con voce fievole...chiese...:
-Chi è...? -
-Sono l' Amore...! Si sentì rispondere oltre la porta...
La pigrizia si mosse appena e concluse...:
-Proprio non ho voglia di ricevere nessuno...
prova a bussare altrove...! -
Ma l'Amore non si mosse e bussò ancora...
La Nostalgia si avvicinò timorosa... apri la porta...
ma scomparve prima ancora che l' Amore potesse scorgerla...
Il Rancore allargò le braccia e...
parandosi davanti all'ospite con voce grossa tuonò...:
-Dove credi di andare...? Non basta ciò che fai agli uomini...? -
l'Amore lo guardò con occhi pieni di interrogativi e poi disse...:
-Sono gli uomini a cambiar la mia natura...
mai da loro vorrei moneta di scambio per i miei servigi...
nelle loro menti distorcono il senso della mia presenza tra di loro...
Il Rancore girò le spalle e disse...:
-Di te non ci si può fidare...! -
La Speranza...aveva acceso tutte le luci...
della grande e silenziosa casa....
-Entra pure e non badare a loro...disse...
porgendo il braccio al nuovo venuto...
L'Esperienza...
con i lunghi capelli bianchi...
che le scendevano sulle spalle...
era seduta china...presa dal suo pensare...
Allungò la mano verso l'Amore e disse...:
-Sapessi quante volte...
sono accorsa per rammentare le tue gesta...
a chi di te non voleva più sentir parlare...
l'amore le accarezzò la chioma e disse...:
-Chi apre il cuore al mio passaggio...
ti intravede in lontananza...
qualche volta ci facciamo grandi assieme...
altre volte tu rimani a confortare...
chi ha deciso di chiudere la porta...
lasciandomi fuori per un pò...
La Fiducia...ascoltava interessata...
sgranava gli occhi e non perdeva una parola...
Porse all'Amore un foglio bianco...una penna...
un calamaio e disse...:
-Accomodati...di te si è scritto molto...
chi ti chiama in nome dell'assenza...
chi invoca la tua forza...chi ti maledice...
per il dolore che scorge nel suo arido cuore...
Io...posso sfiorare i pensieri degli uomini...
al loro orecchio sussurro nuove direzioni...
aiutami Amore...
a definire il cammino di chi si è smarrito...
Per tutti quelli che...in un angolo si sentono protetti...
per coloro che cambiano le bende alle loro ferite e...
per quelli che pur credendo a te...
non hanno un tuo messaggio...
L'Amore intinse la penna nel calamaio e...
con inchiostro rosso vivo scrisse:
-Io vivo delle vostre vite...
perché con voi io vengo al mondo...
Racchiudo la forza di ogni azione...
se solo voi sapeste volgere lo sguardo ad essa...!
Sono negli occhi dei puri...
tra le braccia dei vostri simili...
sono in ogni pensiero a cui vorrete lasciar spazio...
Sono uomo...quando bacio...
donna quando piango in mio nome...
sono l'aria e l'acqua...la terra e il fuoco...
Busso alle vostre porte...
aspetto che mi venga detto avanti...
e se così non dovesse essere... aspetto...-
Una volta scritto...porse il foglio alla Fiducia e disse...:
-Non è molto...io non vivo di parole...-
Così dicendo si voltò...
Le emozioni lo guardavano...
mentre l'Amore raggiungeva l'uscita...
Tutte loro sapevano...
di avere vita dove l'Amore...vive...!
La Nostalgia chiuse delicatamente la porta dietro di lui...
sperando di incontrarlo ancora...