Mille colori di fiori profumati
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Mi domando spesso, perché quando sento pronunciare la parola "origini" mi sento un dolorino affondare nel cuore, perché tocca nel profondo dei miei sentimenti riempiendo con le inquietudini?
E le domande mi martellano... Perché amo così quel piccolo paese dove ho visto per la prima volta la luce, la magica natura, le carezze dei raggi del sole, le rose profumate che s'arrampicavano sul muro, gli alberi che ombreggiavano sopra di me, le ciliegine rosse che ci si metteva come orecchini e ci si rispecchiava nel vetro della finestra, i sorrisi dei bambini, e l'abbraccio morbido della mamma con il suo profumo d'amore materno, ed il piccolo grande uomo, che ha fatto il suo dovere per lunghi anni alla ferrovia, e la prima volta quando mi ha preso per le mani e mi ha portato a vedere il suo treno, una vera locomotiva dove suoi amici neri del carbone mi prendevano al collo ed io stringevo le mie braccine intorno al loro collo ridendo insieme con il visetto sporco di nero.
E guardavo con gli occhi spalancati nella bocca della caldaia infernale, dove il carbone nero diventato rosso incandescente, il suo fumo grigio l'alzò verso il cielo e il fischio del capostazione ... [segue »]
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