Una lettera a me stessa
Capitolo: I ricordi.Ricordati Lina che i ricordi sono quelli che noi siamo oggi. Rimangono sempre nella nostra memoria, vivono dentro di noi, sono mattoni senza identità. A volte i ricordi che ripercorriamo sono felici, a volte ci fanno stare male. Ma fanno parte di noi. Nei momenti di difficoltà mi dico: Come vorrei essere rimasta bambina, ma è solo una scusa per fuggire ai problemi quotidiani, ma se si rimane bambini non si potrà mai tramandare ciò che abbiamo imparato e far sì che qualcuno non soffra come noi. Una persona quando cresce non smette mai di abbandonare la sua bambina interiore, perché i bambini sono gli unici a non costruire muri e barriere, e non chiudono con cancelli di ferro stanze e corridoi del loro cuore, perché più si cresce e più si acquista consapevolezza, a patto di non perdere la purezza e l'apparente ingenuità che tutti i bambini inesperti del mondo hanno. Quando si smarrisce la voglia e la curiosità e si nascondono insicurezze e bisogno di affetto, e si perde il piacere del pianto. A volte pesano questi ricordi meglio non rinvangarli. Ricordiamo piccoli e grandi martiri conquistatori di ogni piccola e grande cosa che ci fa vivere meglio. Ricordiamo. Perché dimenticare vorrebbe dire che non abbiamo vissuto. Ricordiamo per la storia, e per noi. Ricordiamo perché i ricordi siano i presupposti per costruire il futuro migliore per noi e per i nostri figli.
Composto martedì 11 marzo 1997
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