Maternità
Ultimamente non posso fare a meno di pensare al tempo che scorre. Vuoi perché ho ormai raggiunto una "veneranda" età, vuoi che da quando sei nato tu, il tempo pare aver subito un'improvvisa accelerazione. In questi mesi ho assistito ai tuoi progressi, ho ascoltato i tuoi gorgheggi, ho ammirato il tuo nutrirti di me, ho assorbito il profumo della tua pelle. E nonostante tutto questo mi riempa di orgoglio materno, non posso fare a meno di pensare che il nostro essere ora l'uno per l'altra, un giorno finirà. E non basteranno i milioni di scatti fotografici e le annotazioni nell'album dei ricordi per fermare il tempo. Implacabile, esso scorrerà, portandosi via i nostri abbracci, la sincronia dei nostri cuori, la fiducia incrollabile con cui sapevamo amarci. Arriverà il giorno in cui tu, giustamente, non avrai più bisogno di me. E nel nostro adulto volerci bene, rimpiangerò quella tenerezza ormai assopita, sostituita da quell'imbarazzo che solo il diventare grandi comporta. Non sarò più il tuo supereroe, quella che con un bacio, sapeva scacciare immaginari mostri e guarire dolenti bue. Arriverà il giorno in cui non saprò e non dovrò più chiarire i tuoi perché. E a me non resterà che rimpiangere questi anni, trascorsi fin troppo velocemente, cercando di impedir loro di portarsi via perfino i ricordi. Ricordi di quell'amore unico, tra madre e figlio, che sempre serberò nel mio cuore, con una lacrima a suggellarne l'importanza. Perdona questa mamma che sa amarti con gioia ma anche con la dovuta malinconia.
Composto mercoledì 7 giugno 2017
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