Lettera ai miei genitori
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...erano gli studi e di non fare cazzate eclatanti. E così ho fatto; senza sforzarmi mai più di tanto. Ho imparato a lodarmi delle piccole conquiste che facevo, perché non c'era nessuno che mi dicesse bravo. Questa cosa però non rimane sempre simpatica; la gente crede che io sia supponente e pieno di me, ma è soltanto un modo per dimostrarmi di essere capace di riuscire. Questa caratteristica mi ha tolto molta umiltà; cosa che io apprezzo negli altri e che vorrei per me. Ho cercato nelle innumerevoli storie che ho avuto una parte della mamma che purtroppo non sei stata. Ho cercato di riempire i vuoti papà suonando e facendomi apprezzare da gente più adulta, in modo da poter colmare quel vuoto di stima che sentivo. Mi siete mancati e mi è mancato il vostro amore. Mi è mancato il sentirmi protetto e guidato, ed il sapervi vicino. Capisco adesso che non è stato semplice per entrambi; vivo giorni di confusione e di solitudine ed immagino cosa voglia dire sentirsi distrutti. Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare persone come Adriano, che molto intelligentemente mi hanno aiutato, e molto più di quanto immagina. Ringrazio il Signore per Stefano e ... [segue »]
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