Confidenze da diario
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...rispondo a monosillabi, sì e no, e sembro persino più immaturo di quell'antipatica di nostra sorella Giusy, la bambina più viziata del mondo, di appena cinque anni.
Le mie maestre, invece, mi definiscono "vivace", un bambino dall'intelligenza vivace! Grazie a questa vivacità nel primo quadrimestre scolastico ho avuto dei giudizi davvero lusinghieri, roba da mandare al patibolo anche un santo: "distratto", "assente", "presuntuoso", "asociale", "disturbatore", e poi, tanto per addolcire la pillola velenosa: bambino comunque "aperto", tollerante", "altruista".
Però, strano a dirsi, quando le mie carissime maestre parlano con i miei carissimi genitori, sostengono che sono "bravino", "intelligente", "molto perspicace" e un pochino svogliato: come un artista con la testa fra le nuvole.
Grazie a questa confusione di giudizi, ultimamente nemmeno io riesco a definire il mio carattere, il mio modo d'essere: nemmeno io mi conosco più.
Sono buono?... Buuuh! Sono Cattivo?... Che ne so?... Sono Marco il deficiente o sono il Marco alquanto bravino?... Non lo so, non lo so e non lo so!
Una cosa però è certa e mi è perfettamente chiara: io sono un ragazzo, un ragazzo che spesso si sente già vecchio. Fortunatamente ho ancora tanta voglia di crescere, tantissimo desiderio di giocare e pochissima voglia ... [segue »]
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