Il racconto di un soldato delle forze di pace
Ti avevo trovato tra le macerie di quelle che una volta erano state una casa. Tra morti e polvere eri salvo. L'amore e il corpo di tua madre ti avevano fatto scudo alla ferocia di un nemico a te sconosciuto a causa della tua giovane età... Ora tra le mie braccia eri "al sicuro" ti portavo verso la luce di un mondo nuovo. All'improvviso sentii un forte rumore un bruciore alla testa e allo stomaco, come qualcosa che mi stava mordendo le carni... Poi più niente... Il risveglio all'ospedale, ricordo l'angoscia, "Lui come sta?" I medici fecero un gesto negativo con il capo, Lui, il piccolo che la mamma aveva salvato mi era morto tra le braccia colpito dalle stesse pallottole che mi avevano ferito...
Lasciamo ai bambini la gioia di esserlo, la spensieratezza di giocare, lasciamoli vivere. Voi, nazioni in "pace" smettetela di vendere armi, e forse un giorno tutti quei bambini potranno vivere felici...
Composto giovedì 16 settembre 2010
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