Mi sei venuta in mente
Mi sei tornata in mente, guidavo in autostrada e ho dovuto fermare l'auto. Ho fermato l'auto non potendo fermare i pensieri, se avessi potuto fermare i pensieri avrei proseguito, ma tanto avrei ripreso a pensarti appena uscito dal casello.
E anche in questo caso i pensieri mi avrebbero seguito fino a casa e sarei rimasto tutta la notte a pensarti, magari chiuso nel garage. Così mi sono fermato qui. Piove e la radio suona... suona una musica che a te piacerebbe tanto, conosco i tuoi gusti, sono rimasti quelli... di sicuro!
Volevo dirti. Anzi voglio dirti, ma non posso dirti, posso solo dire perché tu non ci sei, anzi posso solo pensare perché dire, cioè parlare ad alta voce, così, da solo, mi spaventa. Diciamo che... cioè dico che... anzi penso che: Se tu fossi qui ti direi... mi manchi... ti ho immaginato come saresti ora, ma la vita è strana ed è andata diversamente... ti sei fermata a quel volto da bella adolescente con tutta la vita davanti ancora... avevi 16 anni, 2 anni in meno di me, ti volevo bene, anzi te ne voglio ancora, vorrei sapere a che cosa è servito tutto questo, vivere un attimo per poi essere dovuta partire... questa lettera lo so, nn la leggerai mai, ma io ho bisogno di scrivere quello che provo dentro e che nessuno capisce... tu mi capisci vero? Si mi capisci... ci capivamo, anche perché stavamo spesso insieme, perché mi hai lasciato solo? Tante cose ho da raccontarti, 20 anni della mia vita che tu non hai visto, anzi hai visto dall'alto, da casa tua... il paradiso... un giorno sarò invitato pure io e parleremo.
Composto mercoledì 10 novembre 2010
dal libro "Teatro 2" di Stefano Benni
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