Salve Baby... Benvenuta all'inferno!
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Mia madre mi trovò... un giorno remoto in un angoletto a piangere. Avevo sei anni.
-Baby... Perché piangi?
-Mamy piango... c'è... c'è... c'è lui... sniif...
-Lui chi tesoro?
-Non posso dirlo... mi dice di non dirtelo...
Mia madre non mi crebbe. Pensava ad un capriccio infantile. Eppure Lui era lì. Perché lei non lo vedeva? No, mamy, non andare via... non lasciarmi sola. Ma Mamma è andata via. Sono di nuovo sola con lui. È brutto oggi... ha gli occhi neri... completamente neri. Ho paura. Mi si avvicina. Mi accarezza una guancia. Mi dice:
-Hai paura Baby?
Non ho voglia di rispondergli. Ho paura.
-No.
-Oh. Ma che brava bambina. Vieni qua. Ho una sorpresa per te...
a sei anni tutto quello che ricordi è il pianto per il giocattolo rotto, il dentino caduto, il ginocchio sbucciato...
l'infantile cruccio per la caramella non ricevuta. La voglia di diventare grande. Tua madre che ti dice "su, Non piangere, avrai anche tu il tuo tempo". Questo è tutto quello che dovresti ricordare, Io ricordo quello. Il mio tempo venne troppo presto. Ciao mamma... sono io... lo sai... oggi sono diventata grande e tu non te ne sei accorta. Ciao mamma. Addio mamma. Non sono più io.... [segue »]
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