Quante speranze infrante
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...di chi riesce a mantenersi a galla, grida irrefrenabili di chi vede tutto lo scempio compiersi sotto i suoi occhi. Il tempo scorre, scorre, veloce, uno ad uno risalgono i corpi privi di vita, i corpi rigonfi, corpi gelidi, sogni finiti. Arrivano i soccorsi sono tanti a dare aiuto, vogliono salvarli tutti. Arrivano altri soccorsi ancora aiuto, si tuffano in acqua i sommozzatori, gente comune. Tendono le mani alle mani ormai stanche, le tiran su, è salvo!. Quanti tanti tantissimi, dinanzi agli occhi dei soccorritori il mare un mantello di cadaveri, aiuto. Negli occhi dei soccorritori lacrime che scendono giù sul viso attonito, spaventato, incredulo. Arrivano i soccorsi dal cielo e dal mare, bisogna fare in fretta dobbiamo salvare gridano in tanti. Non ce tempo per pensare, il mare si sta per agitare. Il coraggio, la forza, di questa gente da lodare, si tuffano in mare, afferrano i corpi vogliono continuare a salvare. Estenuati, stanchi, si danno i cambi, arriva la notte son tutti morti. I superstiti 155, i morti sono tanti oltre 100, mancano all'appello oltre 100 anime. Erano in cerca della Pace, intorno a loro sgomento, vergogna per questa guerra che non trova pace. Vergogna per chi costruisce la guerra e non la Pace. A loro che son morti ora tutto tace. A loro sopravissuti non hanno pace. A loro feriti sopravvissuti non si danno pace. A Lampedusa le vite spezzate sono tante, in fila una ad una, non c'è manco più il posto per allineare, non c'è manco il posto per l'ultimo saluto. Addio per sempre. A chi rimane, non resta che pregare. 302 Le vittime accertate.
Composto giovedì 10 ottobre 2013
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