Le mie promesse
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Mi promisi di non farmi conquistare e voltavo i miei occhi altrove quando sguardi di prigioniere bramosie, riuscivano a disertare e ad assediare l'aria in cui ero; ma ferma come statua alle intemperie che non muta espressione restavo. Mi promisi di non corrispondere ai sorrisi ammalianti che silfidi o putti esibivano ammiccanti, che brividi donavano alla pelle giovane; posata indugiavo spossando il mio viso, rendendolo di cera come se nessun emozione trapelasse. Mi promisi di non amare quando parole adorabili sgorgavano dalla bocca di miele e come unguento insaporirono i primi baci e quelle labbra intimorite curarono dal pudore e diedero suono alla taciuta voce. Aprirono il cuore come fossero mani smodate in un sacco d'oro; schiusero confini della mente, crebbero dentro cremisi illusioni fantasie non caste e pianti d'assenza. Mi promisi di non soffrire in quelle notti che sapevo che l'amore che era mio, s'impossessava d'amore che non ero io; aveva corpi che si offrivano cedevoli e come fiori avvizzivano al mattino. Mi promisi di non piangere, di non urlare, di non maledire, di non implorare un ritorno che sapeva di fine; di non credere a chi diceva che ogni speranza era smarrita. In un giorno d'estate quando bella ... [segue »]
dal libro "La luna bugiarda e altri racconti" di Angela Mori
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