Nino
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...o sull'albero sol per mera svista, portando con sé un lungo bacchio, andò subito per i campi a cercarne qua e là, aguzzando sempre più la vista verso terra e verso i rami.
Settembre fu per Nino faticoso, però in ottobre il ragazzo raccolse i frutti del suo lavoro onesto. Diede al padre la metà di quelle mandorle e lo pregò, dicendogli il motivo, di vendere la sua restante parte.
Turiddu chiamò subito la moglie e volle che anche lei ascoltasse attentamente quanto il figliuolo gli aveva appena detto. Stella benedisse il suo fanciullo e rivoltasi al marito così dissè: "Vai, Turiddu, subito in paese, il primo ottobre è fra qualche giorno". Turiddu comprese e si affrettò a sellare il mulo, mentre Stella ritornò ai lavori usati. La scuola si riaprì il primo di ottobre e Nino si presentò di buon mattino ad aspettare lieto la maestra, che arrivò, come sempre, allora giusta.
La scolaresca, composta di quattro alunni, le corse incontro con infantile gioia e, dopo averla salutata con affetto, Nino subito le disse:
"Maestra, quest'anno leggerò sul mio libro ed anche scriverò ciò che tu dirai, perché ho lavorato un po' di più, dando a mio padre più dell'anno ... [segue »]
Composto giovedì 30 novembre 2000
dal libro "Accenti d'amore e di sdegno" di Gino Ragusa Di Romano
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