Gilia
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...non riusciva a danzare per il suo amore, le sue membra si intorpidivano mentre il suo cuore si lacerava, ed è proprio così che ella si sentì un giorno quando il crudele destino le tolse quella grandiosa facoltà di udire i suoni, di udire la voce del suo amore, ella non capiva, era sempre lì puntuale e trepidante d'amore, era lì a danzare e a parlare con il mare. Gilia, non riusciva a capire perché lui l'avesse abbandonata, non sentiva più quelle dolci frasi trasportate dalle sue onde, lui l'aveva dimenticata, o forse si era stancato di quella stupida fanciulla che aveva avuto così tanto l'ardire di confrontarsi con quell'immenso divino essere. Il suo cuore era colmo di tristezza ed il suo essere affranto, calde lacrime le solcavano le guance mentre il suo corpo si muoveva in un'incoerente danza, le sue membra seguivano il ritmo dettato dalla sua anima, ella non udiva più la dolce melodia che la trasportava in quel magico e sublime universo che l'accoglieva nell'estasi dei sensi, il suo corpo non seguiva più quell'incanto e la sua non era la danza armoniosa dettata dalla dolce ebbrezza che quell'amore così forte le trasmetteva, adesso tutto era così buio,... [segue »]
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