Ad un bambino
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...Di tanto in tanto però, mi alzavo dal letto e mi avvicinavo alla finestra della camera per guardare attraverso la tenda. Volevo solo vedere se la mia stella aveva smesso di brillare per me, almeno per un attimo, per indicarmi che le dispiaceva della mia reazione. Magari non mi aveva sentito, ma dall'alto della sua luce, aveva visto quanto stavo soffrendo. Appena il tempo di alzare lo sguardo e una nuova lacrima mi ricopriva gli occhi ogni volta, ogni volta che la sua luce mi colpiva sempre allo stesso modo, sempre luminosissima e sempre così distante. La notte è passata tristemente, ma poi all'alba, quando i primi di raggi del sole hanno asciugato le mie ultime lacrime, ho capito finalmente tutto. La mia stella, come tutte le altre, brilla alta nella notte perché è l'unica cosa che sa fare. Non ha orecchie per sentire, una mente per capire o un cuore per amare. Consuma tutta la sua energia per splendere e farsi guardare da tutti, ma rimane sola nel suo angolo di cielo, fino a quando, dopo milioni di anni, cade come tutti noi. Se sarà fortunata diventerà il desiderio espresso di una bella ragazza, chissà quale desiderio poi. Altrimenti,... [segue »]
Composto giovedì 8 agosto 2013
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