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Alle 19 e 30 ogni sera don Ciccio Marruocco chiudeva il suo negozio. Pignasecca, Napoli, Italia, un pezzo di via tra Montesanto e piazza Carità, da un lato via Toledo dei negozi, dall'altro i Quartieri Spagnoli. Tutte le sere dal lunedì al sabato, don Ciccio abbassava la saracinesca del suo negozio. Solo una settimana di ferie a ferragosto: ogni anno a Mondragone dal cognato e dalla sorella, il bagno a mare, le mangiate di pesce, le partite a tressette col cognato. Erano 20 anni che don Ciccio si occupava personalmente della merceria, da quando il padre gliela aveva lasciata andandosene in pensione. E il negozio era rimasto intatto da allora: un'unica mezza vetrina sulla strada che si rilevava un negozio intero all'interno, lo stesso bancone gli stessi scaffali, la stessa clientela. Venivano da lui le donne da tutta Napoli alla ricerca del nastrino, del cotone o della lana che si vantava di avere solo lui a Napoli. Era vero, aveva mantenuto gli stessi fornitori del padre, venivano da San Giuseppe Vesuviano, portavano la stessa "roba" da anni e le signore attempate poco inclini ai cambiamenti della moda trovavano da lui gli stessi vestiti di una volta. Ma venivano da lui ... [segue »]
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