La conchiglia cornuta
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...riuscendo a scorgere da dove provenisse la voce.
Signore son qui. Diceva insistentemente la vocina.
Il viandante guardò in basso tra i suoi piedi, e vide un minuscolo verme dai grandi occhi.
Si ti vedo, cosa c'è?
Hai per caso trovato una grossa conchiglia cornuta, durante il tuo pellegrinare?
Una grossa conchiglia cornuta dici? No non so neppure come sia fatta codesta cosa.
Il vecchio viandante riprese il cammino, conscio d'aver mentito sia al pesciolino che al piccolo verme, ma era più forte di lui, quella conchiglia doveva restare il suo segreto.
Il passo del viandante diveniva giorno dopo giorno sempre più pesante, e presto sopraggiunse una stanchezza tanto grande da costringerlo a fermarsi.
Mentre era seduto in riva al mare a guardare il tramonto, sentì una voce provenire dal suo sacco:
Uomo? Si a te uomo... sono la tua conchiglia, mi fai uscire da questo sacco?
Il Viandante era stupito, la conchiglia sapeva parlare. La prese con grande delicatezza, chiedendole:
Conchiglia ma tu parli?
Certo che parlo, ed avrei da farti una domanda?
Dimmi pure, ti prego.
Perché durante il tuo lungo cammino hai sempre negato d'avermi trovata?
E il viandante:
Non volevo ti portassero via da me, sei preziosa come l'aria che respiro, ti ho solamente difesa.... [segue »]
dal libro "Le favole dell'anima" di Cleonice Parisi
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