La mela canterina
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...grotta, da cui proferisci parola, conosco ogni millimetro. Le sue pareti ancora trattengono il mio sangue, ho camminato a lungo nei suoi bui anfratti prima di divenir mela.
Conosco bene il buio soffocante che ora ti cinge il respiro, il mio canto non è uno sfoggio saccente di una verità a te lontana, ma è un faro acceso per indicarti una via. Ma se nel tuo cuore non troverai spazio per le mie parole, basterà non ascoltarle più, ed esse lasceranno il luogo del tuo vivere.
Le parole sono orgogliose ballerine che danzano solo dove ne è predisposta la sala, non vedrai mai le mie parole ballare in angusti spazi. Pertanto non ti crucciar oltre, se ancora ascolti l'eco del mio dire è perché il tuo cuore crede.
Credere? Io non credo a niente e a nessuno. Ho negli anni scritto la mia legge e delle sue ferree regole oggi mi cingo i piedi.
Osservo con tristezza le scarpe ritagliate dalla tua ragione, esse sono il frutto della tua errata visione, allungheranno di molto il tuo cammino, perché sorde e cieche all'amore. Le strade del viver son tante, ma sappi, che tutte prima o poi ti congiungeranno alla luce, percorri ... [segue »]
dal libro "Le favole dell'anima" di Cleonice Parisi
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