La Donna della montagna e il Lupo dal pelo giallo oro
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...una cosa sola; così diversi, così uguali.
C'è chi giura di aver sentito lei chiamarlo "Lupotto".
La Donna era una creatura leggera, quasi diafana, apparteneva al vento e con Lupo correvano la libertà, correvano, correvano...
Appariva così, come faceva l'alba, dietro la linea curva di quelle vette ombrose e svaniva all'improvviso come se si dissolvesse tra quelle sfumature di verde, come se la montagna stessa la inghiottisse; nessuno sapeva dove andasse e quando avrebbe fatto ritorno.
Il tramonto di un nuovo evo.
Il lupo ritornava inquieto, il suo ululato giungeva agli abitanti del paesino come un pianto, nessuno osava avvicinarsi; le creature del bosco cantavano alla luna e le rocce tuonavano dalle profondità della terra, ritornava uomo...
Durante quei giorni da umane vestigia si aggirava solingo non lontano da dove l'aveva vista apparire l'ultima volta.
Era un maleficio quell'attesa, gli alberi maestosi si ammantavano di oscuri presagi, le foglie mute e la luna velata di rosso gli coprivano il volto di lui uomo, maschera di fuliggine, salvato dalla delicata fanciulla da un atroce destino.
Volle salvarlo dal sortilegio che sua Madre, gli scagliò contro per aver infranto le leggi della montagna e usurpato la terra dei folletti in cambio di ... [segue »]
Composto giovedì 1 settembre 2022
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