La zanzara e il leone (o: "Il leone e il moscerino")
Capitolo: 188Una zanzara, avvicinatasi a un leone, gli disse: "Io non ho paura di te, e tu non sei più forte di me; e allora di che genere è la forza che hai? Che graffi con le unghie e che mordi coi denti? Ma questo lo fa anche una donna che litiga col marito! Io sono davvero molto più forte di te. Se tu vuoi, misuriamoci anche in combattimento." E, dopo aver suonato la tromba, la zanzara si avventò trafiggendo l'avversario intorno alle narici, nelle parti senza peli della faccia.
Il leone, usando gli artigli, non riusciva ad altro se non a graffiare se stesso, finché decise di abbandonare la lotta. Allora la zanzara, che aveva vinto il leone, suonando la tromba e cantando vittoria volò via; ma impigliatasi in una ragnatela, mentre stava per essere mangiata, si lamentava che essa, abituata a lottare con animali più grandi di lei, doveva morire per via di un insetto insignificante come il ragno.
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