L'Orcocaio, il Guaio e il Maestro Gaio. La favola del Calamaio
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...mondo rotondo tu sei un Guaio, ma per chi come me vede quel che sotto c'è, tu sei il Maestro Gaio. Senza il Guaio, caro orcocaio nessuno riconoscerebbe il sapore unico ed irripetibile di un momento Gaio.
Hai ragione sei una saggia Ochetta... ti immolerai pertanto volentieri affinché chi ti ama nel patir la tua mancanza imparerà dell'esser Gaio la danza.
Orcocaio che saggezza, che intelligenza e che scaltrezza la tua, che onore per me morir per mano tua, sei davvero un grande Maestro. Peccato però... che queste tue qualità nessuno mai conoscerà, perché nessuno al Mondo le tramanderà.
Tu dici Ochetta? E come potrei fare a farmi conoscere nel Mondo con questa etichetta?
Con carta e calamaio scriverò di te orcocaio, e del tuo essere invero Maestro del Gaio.
Ahahahahahah io un Maestro Gaio, orcocaio... Maestro Gaio.
Ripeteva l'orco pieno di soddisfazione.
Che sia Ochetta ti risparmio la Vita, affinché tu possa nell'ocaio tramandar la leggenda dell'orcocaio da tutti sempre considerato un Guaio, ma che in realtà era il Grande Maestro Gaio.
L'Ochetta sorrise furbetta, non per niente dell'ocaio era la prediletta, scappò in tutta fretta e nel raggiungere l'ocaio usò sì carta e calamaio per scriver dell'orcocaio e di quanto la lusinga nell'arringa in realtà gli altri convinca.
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