L'Occhio del Grigio

...passi dietro me, un uomo stretto in un cappotto grigio mi seguiva lentamente, uno strano ciondolio accompagnava la sua figura, una leggera cadenza verso sinistra gli conferiva una inquieta velocità mostrando al contempo una piccola parte del volto da sotto l'ingombrante cappello che teneva sulla nuca.
Sorrideva sinistramente.
Presi un passo più lesto, ricolmo di una strana paura inconscia, senza capir come, uscii dalla via.
Voltato l'angolo incontrai la piazza sulla quale abitavo.
Piena di grigi.
Seduti sulle panchine, fumanti vicino la statua, nelle macchine ferme e sorseggiando caffè al bar.
E tutti.
Tutti.
Facevano finta di non fissarmi da sotto il cappello.
Ma sentivo i loro sguardi.
Mi fermai spaventato per lunghi secondi, accennai a dirigermi lento verso il portone di casa, madido di sudori freddi.
Mi girai per andare verso il portone e sentii una folla muoversi di scatto.
Gli uomini grigi si erano avvicinati a me.
Restavano circospetti, facevano finta di disinteressarsi.
Sentivo il pericolo istintivamente.
Dovevo scappare.
Più aumentavo il passo, più il rumore della folla accelerava, all'ultimo arrivai al portone e mi girai con le chiavi tra le dita.
Cento e più incubi mi fissavano, accerchianti, davanti a me ed intorno.
Questa volta senza celare ... [segue »]

Davide Bidin

• Biografia
• Leggi tutte le opere