Il banchetto
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...ramazze, rovesciai tutto ciò che mi fu possibile. Alcuni si misero a leccare il pavimento per aspirare boccate di cibo, altri a succhiare pozze di vino, tra cocci di ceramica e frammenti di vetro. I più si avventarono per ingozzarsi di quel poco che era rimasto integro. In preda al disgusto, afferrai il telo e tirai. Gli immondi smisero di fare quello che stavano facendo. Mi fissarono per un po'. Poi attaccarono. Il cuore mi balzò in gola quando mi lanciai contro i primi. Gli altri, a sorpresa, non si mossero, anzi si fecero da parte per farmi passare. Raggiunsi la porta, poi le scale infine senza fiato mi trovai in strada. A distanza di anni e con quello che mi danno, quel ricordo va via via sbiadendo, ma le emozioni lasciano turbamenti. Quelli non si cancellano. Non sono pazzo, ve lo giuro. Quel giorno vidi uomini e donne senza le loro maschere di belletto e se anche a voi, che state leggendo di quel banchetto, aveste visto quello che ho visto io, non mi giudichereste tale.
Composto sabato 2 maggio 2020
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