Al di lą della vita
L'altra notte ti ho sognato. Mi succede oramai di frequente e non ne capisco la ragione. Al risveglio mi ritrovo col tuo volto impresso nella memoria e ricordo tutto di te, compresa la voce. Rivivo i momenti trascorsi in tua compagnia e riempio cosģ la mia giornata, che scorre lenta e vuota. Sono qui, lontano da casa, in questo luogo inospitale che mi dą lavoro, ma che non appaga il mio bisogno d'amore. Mi manca il mio uomo e mi manchi tu, con la tua saggezza. Probabilmente oggi non avrei una famiglia, se non ti avessi incontrato. Sei tu che mi hai convinto, inconsapevolmente, a fare il grande passo che ha cambiato la mia esistenza. Avevo da un po' passato l'etą da marito quando ti ho chiesto, di brutto, se potevi sposarmi. Tu, dall'alto del tuo metro e novanta, mi hai scrutato com'eri solito fare e poi ti sei lasciato andare ad una sonora risata, che al momento mi ha lasciata perplessa: era forse un si? Lo era, considerata la gioia che traspariva dal tuo volto, incorniciato da quella lunga barba bianca che scendeva fin sul petto. La nostra amicizia č cominciata in quel momento ed č diventata sempre pił solida, man mano che ci si conosceva...
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