Scritto da: Cleonice Parisi

La Gallina Molesta

Guarda un po' che ovetto che ti sforno? Disse la Gallina Molesta alla Gallina che le covava vicina. La Gallina vicina la guardò e il becco altrove voltò. Dopo neanche un minuto la Gallina Molesta di nuovo tentò di far esploder tempesta: Ho davvero fatto un ovetto perfetto, devo complimentarmi con me stessa sono proprio una campionessa! Disse rivolgendosi sempre alla Gallina vicina, che per la seconda volta fece finta di non averla sentita, ma alla Gallina Molesta i pensieri non si fermavano mai nella testa, e allora pur di mettere zizzania incominciò a cantare una fastidiosa nenia: Come covo io, non cova nessuna, ho la giusta attenzione, ho la giusta posizione e da questo uovo ne uscirà un campione. Sono una razza superiore, se son qui è di sicuro un errore! Il pollaio era in rivolta la Gallina aveva proprio sbagliato stavolta, e mentre stava per aver la peggio in un tiepido pomeriggio di maggio, il contadino del pollaio aprì la porta ed entrò dicendo: Questa è buona per il brodo, e l'uovo me lo faccio sodo. E quando la porta si richiuse non ci fu più motivo di rivolta, alla Gallina Molesta avevan tagliato la testa.
La Vita è un'apertura di porta, un attimo prima sei viva e un attimo dopo sei morta.

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